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Lavoro, Fortuna (Unicusano): “Ora risorse per giovani e investimenti”

Rettore: "Buoni i dati Istat, ma ancora tanto da fare"

Pubblicato:02-10-2017 11:38
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 11:44

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ROMA – “Questi dati mostrano un lieve miglioramento, ma certamente tra i tanti dati macroeconomici che abbiamo commentato in questi ultimissimi mesi quelli che stentano maggiormente a prendere quota sono proprio quelli relativi all’occupazione”. Lo ha dichiarato, a Radio Cusano Campus, Fabio Fortuna, magnifico rettore dell’Università degli studi Niccolò Cusano, parlando dei dati Istat sulla disoccupazione in Italia, che ha fatto registrare ad agosto un calo dello 0,4%, attestandosi all’11,2%, mentre quella giovanile è scesa al 35,1%.

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“Pur facendo registrare un miglioramento rispetto allo scorso anno e al mese precedente- ha continuato- la disoccupazione si mantiene su livelli abbastanza elevati, superiori di almeno 2 punti percentuali al dato europeo. Per questo rimangono immutati gli obiettivi fondamentali che la nota di aggiornamento del Def e la legge di Bilancio dovranno avere, e cioè le risorse dovranno essere destinate a lavoro, giovani e investimenti. Soltanto attraverso un miglioramento qualitativo di questi tre aspetti noi riusciremo ad avere una ripresa che da congiunturale potrebbe diventare una ripresa strutturale, a condizione che cambino questi fattori che sono vitali per un Paese”.

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“Un aumento- spiega Fortuna- si registra anche nel tasso di occupazione femminile, ma ancora è poco. I progressi più significativi sono legati a un ulteriore incremento della crescita che speriamo possa andare al di sopra, si parla di un +1,5 per quest’anno confermato anche per i due anni successivi, ed è la prima volta che compare una crescita invariata, tutte le altre prevedevano un ridimensionamento della crescita. Solo Moody’s, più di un mese fa, aveva indicato una crescita di 1,3 confermata per i due anni successivi”.


“Noi non possiamo ragionare sul brevissimo termine- ha aggiunto il rettore dell’Unicusano, Fabio Fortuna- ma dobbiamo proiettare i nostri ragionamenti nel medio termine. Per i dati che avevamo la proiezione sul medio termine non poteva renderci soddisfatti, ma adesso il quadro sta migliorando e speriamo che i dati che verranno possano essere migliori delle nostre aspettative”.

“Riforma fiscale di Donald Trump contribuisce a rafforzamento del dollaro”

Fortuna ha commentato anche i dati che rivelano un rafforzamento del dollaro, grazie alle anticipazioni sulla riforma fiscale di Donald Trump, che dovrebbe diminuire le tasse per i cittadini e abbassare al 20% l’aliquota per le imprese. “Il dollaro si sta rafforzando grazie al clima generale che si respira negli Stati Uniti- ha spiegato- e che si ripercuote anche sul cambio euro-dollaro. Però il fatto che l’euro avesse prima superato anche quota 1,20 e che adesso sia calato attestandosi a 1,17 non è una cattiva notizia, perché un euro troppo forte limita le nostre esportazioni“.

Tornando agli Usa, “l’ultimo dato della scorsa settimana relativo al secondo trimestre del 2017 registra un incremento del Pil americano del +3,1, superiore dello 0,1% a quanto ci si aspettava. I dati sull’occupazione poi sono incoraggianti, nonostante ci sia un problema di debito pubblico, ma chi non ne ha al mondo. Questa sterzata fiscale- ha concluso Fortuna- che almeno nelle linee generali sembrerebbe aprire scenari molto positivi sia per le imprese che per i cittadini, contribuisce a rafforzare il dollaro”.

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