PALERMO – “Carissimo adorato. Spero che questa mia lettera ti venga a trovare bene così come tutti noi. Che immensa gioia poterti abbracciare, è stato bellissimo, mi sono sentita protetta, importante, felice non so spiegarti, ma poi è stato ancora più bello perché inaspettato. Non sapevo cosa fare, cosa dirti prima ti avrei voluto dire di darmi un passaggio e ti fermavi a mangiare a casa… utopia! Incredibile come ci hanno tolto tutto”. A scrivere è Martina Gentile, figlia di Laura Bonafede, la maestra arrestata oggi nell’ambito delle indagini sui fiancheggiatori del boss Matteo Messina Denaro, rivolgendosi all’allora latitante. La missiva è stata trovata nel covo del latitante a Campobello di Mazara, in via Cb 31. Nella lettera Gentile era ‘Tania’ e, secondo la Procura di Palermo, descriveva le sue emozioni dopo un incontro con il latitante che risalirebbe al dicembre del 2022, pochi giorni prima della cattura di Messina Denaro. Per i pm di Palermo, che avevano chiesto l’arresto di Gentile, la ragazza si rivolgeva a Messina Denaro “con venerazione”.
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