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Erutta l’Etna, fontane di lava e nube alta 12 km

L'attività del vulcano ha causato la chiusura temporanea dell'aeroporto di Catania

Pubblicato:21-02-2022 15:18
Ultimo aggiornamento:21-02-2022 19:44

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PALERMO – Nube di fumo e cenere alta undici chilometri sul livello del mare e fontane di lava dal cratere di sud-est. L’Etna è tornato a farsi sentire, monitorato dagli esperti dell’Ingv. “L’ampiezza media del tremore vulcanico si attesta ancora su livelli molto alti – si legge nel bollettino dell’Osservatorio etneo dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia -. Si osserva un incremento della frequenza di accadimento e dell’ampiezza degli eventi infrasonici che risultano localizzati in corrispondenza del cratere di sud-est”. La nube che si è alzata in cielo dalla montagna ha provocato la chiusura temporanea dello spazio aereo dell’aeroporto di Fontanarossa.

Intorno alle 15 la fontana di lava dal cratere di sud-est dell’Etna è cessata. Ne dà notizia l’Osservatorio etneo dell’istituto nazionale di geofisica e vulcanologia. La nube vulcanica, intanto, ha raggiunto un’altezza stimata in circa 12 chilometri sul livello del mare e si disperde verso sud-est. L’Ingv segnala inoltre la ricaduta di cenere vulcanica su diversi centri abitati: Viagrande, Trecastagni e Zafferana. Il flusso lavico nato dall’eruzione di oggi è comunque ancora alimentato, anche se gli esperti segnalano una “rapida decrescita” dei valori di ampiezza media del tremore vulcanico.

Dalle osservazioni degli esperti attraverso le telecamere di sorveglianza Ingv emerge che una colata si è espansa debolmente verso est: in questo caso il fronte lavico resta confinato all’area sommitale del vulcano, raggiungendo quota 2.900 metri. Una seconda colata, invece, si dirige verso sud-ovest e “risulta ancora alimentata”.


Nel tardo pomeriggio è cessata l’attività esplosiva dal cratere di sudest dell’Etna. Ne dà notizia l’Ingv. La cenere vulcanica, oltre ai centri abitati di Viagrande, Trecastagni e Zafferana, è caduta anche su Milo e Aci Castello. I flussi di lava che scendono verso sud-ovest ed est “sono ancora debolmente alimentati”, come spiegano gli esperti Ingv, mentre l’ampiezza media e il tremore vulcanico tende a decrescere “attestandosi mediamente su livelli medio-bassi”.

DOPO LO STOP RIAPRE L’AEROPORTO DI CATANIA CON VOLI CONTINGENTATI

Dopo lo stop alla fontana di lava dal cratere di sud-est dell’Etna, riapre l’aeroporto di Catania che era stato chiuso per l’emergenza cenere dovuta all’eruzione del vulcano. “Le condizioni attuali legate all’attività del vulcano hanno consentito la riapertura dello scalo”, spiega la Sac, società di gestione dell’aeroporto di Fontanarossa. I voli saranno comunque contingentati “fino al termine dell’emergenza” con conseguenti ritardi sia negli arrivi che nelle partenze. Nessun volo, al momento, può arrivare a Fontanarossa, né decollare dallo scalo etneo. A darne notizia è la Sac, società di gestione dell’aeroporto.

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