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Vezzali: “Avere insegnanti educazione fisica laureati è come una medaglia d’oro”

Il sottosegretario allo Sport esulta per l'inserimento nella legge di bilancio della norma che prevede l'inserimento alla primaria di insegnanti laureati in Scienze motorie

Pubblicato:02-11-2021 12:41
Ultimo aggiornamento:02-11-2021 12:43

valentina vezzali
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ROMA – “L’inserimento della figura specialistica nella scuola primaria per l’insegnamento delle Scienze motorie è come un oro olimpico per me. Si parlava di introdurre questa figura già negli anni 70. E ancora oggi la stavamo aspettando. Sin dal mio insediamento mi sono subito occupata di questa situazione. Si comincia con l’anno 2022/23″. Così il sottosegretario allo Sport Valentina Vezzali, ospite a Tg2 Italia, ha commentato il via libera all’introduzione degli insegnanti di educazione fisica laureati in Scienze Motorie nella scuola primaria.

“Non è stato semplice. È una misura che richiede un investimento importante, ma i numeri possono essere orientati dalla volontà politica. E’ una misura in direzione del benessere dei bambini. Io negli anni 80 ero l’unica della mia classe a praticare sport, e avevo una maestra che addirittura diceva che che lo sport toglieva tempo allo studio, che faceva male. Lo sport e la scuola sono visti in contrapposizione e invece devono andare a braccetto. E deve essere insegnati da laureati, che hanno studiato come far sviluppare il proprio sè e la psicomotricità”.
“Ricordo quando avevo 6 anni e ho cominciato a praticare la scherma. I miei genitori lavoravano e volevano che io e le mie sorelle crescessimo e passassimo i pomeriggi in un ambiente sano. Entravo alle 15 e uscivo alle 8 di sera. E giocavo e giocavo”.

Quando ho saputo che nella Legge di Bilancio era stata inserita questa norma ho esultato come per una vittoria olimpica– continua Vezzali -. Mi auguro che riusciremo ad estenderla fino alle prime classi. Siamo al quintultimo posto per numero di praticanti sportivi in Europa. E questo trend deve cambiare”.
“Questa estate lo sport ha rappresentato la locomotiva emotiva del nostro Paese. In 40 anni non avevo mai visto un’Italia così vincente. Vorrei che continuassimo alle Olimpiadi di Pechino”.


“Un’altra battaglia – conclude Vezzali – è che le palestre scolastiche restino aperte anche il pomeriggio per le società sportive. Non tutte le scuole lo fanno”.

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