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Bonetti: “Assegno unico non è un sussidio, ma un investimento sulla genitorialità”

"Si tratta di un contributo statale che avrà valore per l'intera collettività e non soltanto per la singola famiglia"

Pubblicato:09-06-2021 13:12
Ultimo aggiornamento:09-06-2021 13:12
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Di Pietro Battaglia

ROMA – “L’assegno unico universale che partirà da luglio non sarà un sussidio per le famiglie ma un investimento strategico che darà la possibilità ai genitori di progettare il futuro. La misura, dunque, non è un bonus ma un intervento concreto volto a favorire lo sviluppo della genitorialità. Si tratta quindi di un contributo statale che avrà valore per l’intera collettività e non soltanto per la singola famiglia. Ogni mese, in base al numero dei figli, i genitori riceveranno un sostegno economico”. Così Elena Bonetti, ministra per le Pari Opportunità e la Famiglia, al webinar ‘Assegno unico, famiglia e Pnrr’, organizzato dalla Facoltà di Economia della sede di Roma dell’Università Cattolica del Sacro Cuore.

“Il Family Act- sottolinea- dà sostegno ai genitori anche in termini di spese educative e non si riferisce esclusivamente alla prima infanzia ma anche ai ragazzi che superano i 21 anni che, pur non essendo coperti dall’assegno unico universale, potranno beneficiare di investimenti dedicati alla formazione universitaria e all’inserimento lavorativo che avviene in netto ritardo rispetto agli altri Paesi europei”. 


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