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Trieste, vicesindaco butta nel bidone le coperte di un senzatetto

TRIESTE - "Il segnale è: tolleranza zero. Trieste la voglio pulita". A sperimentare stamattina

Pubblicato:04-01-2019 15:05
Ultimo aggiornamento:04-01-2019 15:05
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TRIESTE – “Il segnale è: tolleranza zero. Trieste la voglio pulita“. A sperimentare stamattina lo zelo del vicesindaco di Trieste, Paolo Polidori, nelle vesti di un “normale cittadino che ha a cuore il decoro della sua città”, come spiega nel post sul suo profilo Facebook (poi cancellato), sono stati gli effetti di una persona senzatetto lasciati incustoditi.

Ho visto un ammasso di stracci buttati a terra– racconta Polidori nel post- coperte, giacche, un piumino e altro. Non c’era nessuno, quindi presumo fossero abbandonati“, spiega. E aggiunge: “Li ho raccolti e li ho buttati, devo dire con soddisfazione, nel cassonetto”.

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Il post si conclude con un guanto di sfida, un invito a scatenarsi, lanciato ai “benpensanti”. Detto, fatto.

Come nel caso dell’estate scorsa, quando Polidori, che ha anche la delega alla Sicurezza, da solo è andato a sgomberare i richiedenti asilo che dormivano sulle Rive, gli utenti Facebook si sono divisi.

Critiche indignate sotto il rilancio della vicenda da parte del quotidiano online Trieste Prima; commenti di supporto sotto il post di Polidori.

Il vicesindaco inoltre precisa in un commento ai critici sui social, che “coloro i quali dormono per strada sono ‘senzatetto’ volontari” e che la “persona in questione ha rifiutato di farsi accogliere, per cui il presupposto che questo non abbia un riparo, che starà al freddo, e via dicendo, è assolutamente infondato”.

POLIDORI TIENE IL PUNTO: “HA RIFIUTATO AIUTO PIU’ VOLTE”

“Io non so a chi appartenevano quelle cose, erano degli stracci, spero che non fossero contaminati perché li ho presi a mani nude. Poi me le sono lavate. Un operatore sarebbe andato lì con i guanti, io mi sono detto ‘faccio subito’, perché non mi va di vedere quella sporcizia in mezzo alla città“. Spiega così alla Dire il vicesindaco leghista di Trieste, Paolo Polidori, il suo “blitz” di stamattina durante il quale ha buttato nel cassonetto l’intero giaciglio di un senzatetto.

“Se c’è la persona lì, ovviamente non vado a portarle via le cose- continua Polidori, che ha anche la delega alla Sicurezza-. Ho visto degli stracci abbandonati, da cittadino non lascio l’immondizia per terra, anche se non è mia. C’è il buonsenso e anche il senso civico”. Ma che non si conosca il proprietario del giaciglio non è del tutto corretto. L’uomo “sfrattato”, come spiega Polidori, è “già stato attenzionato dai servizi sociali più volte, e più volte ha rifiutato di essere messo in una struttura protetta, dove io mi ero mosso per farlo andare”.

E continua: “Nessuno va oggi a Trieste, se non volontariamente, a dormire sotto le stelle senza un pasto caldo e senza potersi lavare. Quindi ripeto: la possibilità di essere accolto c’è, non si può tollerare che le persone possano dormire così in strada”.

A carico del senzatetto, continua il vicesindaco, vi sarebbero diversi “precedenti penali”, avrebbe “aggredito verbalmente, sembra con minacce, il personale presso una struttura, e i negozianti dicono che viene a cambiare un centinaio di euro al giorno“. 

Dopo alcuni provvedimenti di allontanamento, di cui uno ancora in corso, continua il leghista, “è stata interessata anche la Questura che sta portando avanti insieme alla Polizia locale una procedura per cercare di risolvere la cosa”.

“NON SI PUO’ TOLLERARE DEGRADO”

Polidori conclude: “Non si può accettare una condizione di degrado così a Trieste, né in un caso, né in dieci o cento, se non vogliamo avere un accampamento a cielo aperto nella nostra città. Questo è una condizione che io combatto, sempre nei limiti della solidarietà, dell’umanità e del soccorso”.

di Milos Malinic

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