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ROMA – “Il Pil in sei mesi si è fermato? Per Di Maio è colpa mia, del Pd e di mia zia“. Lo dice l’ex ministro dello Sviluppo Economico, Carlo Calenda, parlando a margine della presentazione del suo libro ‘Orizzonti Selvaggi’ alla Feltrinelli di Napoli.
L’esponente del Pd si dice convinto che se Lega e Movimento 5 Stelle “si fossero seduti a un tavolo per decidere di far ‘zompare’ l’Italia non avrebbero potuto fare più casino“.
A dimostrarlo sarebbero i dati: “gli investimenti sono scesi, il decreto dignità ha fatto saltare 40mila lavoratori a tempo determinato ad agosto, la fuga dei capitali è a livelli allarmanti, le banche sono in difficoltà perché lo spread è fuori controllo. E tutto questo – conclude Calenda – è successo in soli sei mesi”.
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