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FOTO | VIDEO | Meloni a Caivano: “Questo territorio sarà radicalmente bonificato”

L'avvocata di una delle vittime: "Chiediamo riserbo e silenzio"

Pubblicato:31-08-2023 12:42
Ultimo aggiornamento:01-09-2023 09:28

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NAPOLI –  “Questo territorio sarà radicalmente bonificato. Vi assicuro che vedrete presto i frutti di questa visita del Governo”, ha detto da Caivano (Napoli) la presidente del Consiglio Giorgia Meloni. “L’obiettivo che ci diamo è che domani questo territorio possa essere conosciuto alle cronache perché rappresenta un modello, da problema a esempio”, ha aggiunto.

“Siamo qui oggi per diverse ragioni. La prima era rispondere a quell’invito di padre Maurizio Patriciello, un uomo straordinario, un sacerdote straordinario che voglio ringraziare per questo invito, per l’accoglienza, per i consigli che ci ha dato, ma soprattutto per il lavoro quotidiano che fa in un territorio particolarmente difficile, per come dimostra che si può rappresentare un esempio. Padre Maurizio è un esempio e una risorsa per tutti noi”, ha aggiunto la premier.

“Siamo qui – ha proseguito – per esprimere la solidarietà alle vittime innocenti di un atto disumano, di un crimine infame, che ha scioccato tutti, ma siamo qui soprattutto per riportare la presenza seria, autorevole, costante dello Stato italiano, delle istituzioni della Repubblica, che in territori come questo spesso non sono stati sufficientemente percepiti e forse sufficientemente presenti. Se siamo qui a quasi dieci anni di distanza dalla storia terribile della piccola Fortunata Loffredo, bambina di sei anni che volò dal balcone e che si scoprì poi era stata violentata un anno dopo la morte di un altro bambino che si chiamava Antonio, e se siamo qui oggi a condannare un episodio barbaro come quello che condanniamo, significa che qui – ha spiegato Meloni – si è consumato un fallimento da parte dello Stato e delle istituzioni, nonostante degli sforzi siano stati fatti”. 


VIOLENZA DONNE, MELONI: TEMO CHE GLI EPISODI SIANO PIÙ DI QUELLI EMERSI

“Penso che occorra tentare di dare segnali diversi. Uno Stato giusto ha prima di tutto il dovere di difendere i più deboli. I minori sono i principali tra questi soggetti e io vi confesso che il numero delle persone coinvolte nel duplice stupro alimenta in me il terrore che episodi di questo genere siano più di quelli che emergono ala cronaca dei fatti”.

MELONI: IN ITALIA NON POSSONO ESISTERE ZONE FRANCHE

“Una politica coraggiosa, uno Stato serio, devono essere capaci di mettere la faccia soprattutto sulle cose che sembrano difficili da risolvere, assumendosene la piena responsabilità. È esattamente quello che intendiamo fare. Non siamo venuti qui a limitarci alla pur doverosa condanna, alla pur doverosa solidarietà, siamo venuti qui a dire che intendiamo agire e metterci la faccia“, ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni. “Il messaggio principale che vogliamo dare – ha proseguito – è che in Italia non possono esistere zone franche. Ed è un messaggio che diamo qui, ma il Parco verde di Caivano non è l’unico territorio che versa in queste condizioni. Sono molti i territori che versano in queste condizioni e il messaggio è rivolto alle tante Caivano d’Italia”.

MELONI: SERVONO CONTRASTO CRIMINALITÀ E SERVIZI A CITTADINI

“Le direttrici della nostra azione, sulla quale io intendo coinvolgere l’intero Governo, sono principalmente due: la prima è la fermezza dello Stato contro la criminalità, l’illegalità, la droga“, ha spiegato la premier. “Ringrazio – ha aggiunto – le forze dell’ordine e i magistrati che operano su un territorio difficile, che conducono la battaglia quotidiana per stroncare la criminalità, per difendere i più deboli. Voglio dire che non solo soli, saranno sempre meno soli. Va rafforzata qui la presenza delle forze dell’ordine, va rafforzata anche la possibilità di operare da parte dell’apparato giudiziario. Voi vedrete presto i frutti di questa visita in termini di controllo del territorio”.

E ancora: “Il controllo del territorio da solo non risolve i problemi che le persone hanno. C’è una seconda fondamentale direttrice in questo lavoro che ci impegniamo a fare e che riguarda la necessità di dotare questo territorio di servizi che i cittadini aspettano, chiedono, vorrebbero vedere da molto tempo. La ragione per la quale sono qui oggi i primi ministri, ma li vedrete tutti, è per dire che siamo qui per cominciare da oggi a dare risposte precise”.

MELONI: RIAPRIREMO CENTRO DELPHINIA ENTRO PRIMAVERA

La prima delle risposte del Governo “riguarda il centro Delphinia, questo enorme centro sportivo, parliamo di circa 25mila metri quadri di struttura che aveva i campi da tennis, gli spazi chiusi, che pare dalle indagini emerga possa essere anche il luogo dove si è consumato il duplice stupro. È una struttura da anni abbandonata, chiusa anni fa e che oggi è una discarica a cielo aperto ed è uno dei luoghi dove il degrado favorisce la criminalità. Il nostro obiettivo è riaprire il centro sportivo entro la prossima primavera”, ha assicurato la presidente del Consiglio.

“Coinvolgiamo il Genio militare per ripulirlo, Sport e salute, c’è qui il presidente Mezzaroma, nella riqualificazione dell’area, faremo – prosegue – le norme che servono a operare in deroga, ma soprattutto quando il centro verrà riaperto coinvolgeremo le Fiamme oro della Polizia di Stato per gestirlo. Vogliamo farlo in pochi mesi, dare un segnale concreto, fisico, di uno Stato che è capace di operare e di operare in tempi certi. È un intervento da circa 10 milioni di euro ma che ci consente di fare di un monumento al degrado un luogo di socialità, di aggregazione, di alternativa, nel quale si può anche respirare sicurezza”.

MELONI: DA SANGIULIANO 12 MILIONI PER LA BIBLIOTECA

“Sempre in tema di presidi di cultura, di socialità, di sport, di stili di vita, il ministro Sangiuliano ha messo a disposizione 12 milioni di euro in tre anni per avviare una biblioteca, una sala multimediale, una sala lettura, che può essere ubicata sempre all’interno del centro Delphinia, che diventa quindi centro polifunzionale”.

MELONI: SANZIONI PER CHI NON MANDA I FIGLI A SCUOLA NON SONO SUFFICIENTI

La scuola è “un’altra materia della quale abbiamo discusso nei vari incontri che abbiamo avuto questa mattina. Ho incontrato la dirigente scolastica Carfora, docente straordinaria, perché su questi territori ci sono persone che fanno delle cose incredibili. Mi ha raccontato il lavoro preziosissimo che fa contro la dispersione scolastica, andando casa per casa. Voglio dire anche a lei che non è sola e che faremo la nostra parte”, ha spiegato la premier.

“Il ministro Valditara – ha proseguito – ieri ha firmato il decreto Agenda Sud che si concentra proprio sul tema della lotta al divario educativo, alla dispersione scolastica, investendo oltre 260 milioni, coinvolgendo circa 2mila scuole nel Mezzogiorno. Coinvolgerà tutte e quattro le scuole del primo ciclo di Caivano, vuol dire che ci sarà più personale, ci saranno le risorse per aprire le scuole il pomeriggio e tenerle aperte anche al di fuori dell’orario curricolare. Vuol dire che aiuteremo questi docenti anche in tema di sostegno psicologico e sociale ai ragazzi maggiormente in difficoltà”.

E ha aggiunto: “Vogliamo dare risposte anche in termine di educazione, ci sono norme importanti che riguardano il tema della dispersione scolastica, mi sono state sottoposte dai procuratori che erano presenti e credo che vadano rafforzate queste norme perché è vero che è previsto che c’è un obbligo scolastico ma diciamo che le sanzioni per le famiglie che decidono di non mandare i loro figli a scuola, a oggi, non mi sembrano sufficienti. È un altro elemento sul quale intendiamo lavorare”.

MELONI: COINVOLGEREMO LE REALTÀ IMPRENDITORIALI

La presidente del Consiglio Giorgia Meloni da Caivano (Napoli) ha parlato anche di lavoro. “Intanto – ha detto – penso che queste iniziative debbano rappresentare anche un’opportunità di lavoro per chi abita qui, per cui ho dato indicazione che nel centro sportivo, nel centro culturale e in tutti gli spazi che si apriranno debba essere data priorità a chi vive in questi quartieri, vuole lavorare, vuole credere che possano esistere delle alternative perché tanta gente, anche in territori difficili fa la propria parte. L’albero che cade fa sempre più rumore della foresta che cresce, ma c’è una foresta che cresce anche qui. Bisogna riconoscere – le parole della premier – il valore di queste persone, però voglio dire che ho molto apprezzato il fatto che in questi giorni si sono fatte avanti tantissime realtà imprenditoriali, associazioni di categoria, per dire vogliamo fare anche noi la nostra parte e noi le coinvolgeremo tutte”.

E ancora: “Tra l’altro in tema di lavoro parte proprio domani la piattaforma del ministero del Lavoro alla quale per esempio gli ex percettori di reddito di cittadinanza, ma non solo, possono rivolgersi per avere la possibilità di avviare corsi di formazione retribuiti, il servizio civile. Abbiamo messo in rete tutto il tema dell’incontro tra domanda e offerta di lavoro. È un altro pezzo molto importante del lavoro che va fatto su questi territori”.

MELONI: PARLERÒ CON DE LUCA DEGLI ASSISTENTI SOCIALI

“Mi è stato posto da più parti il tema degli assistenti sociali che mancano, ne parlerò con il presidente De Luca che devo incontrare, anche se i miei tempi si sono molto ristretti, ma che incontrerò, perché penso che su questo tutti i livelli istituzionali debbano lavorare insieme”.

MELONI: CAIVANO DIVENTA CENTRALE NELL’AGENDA DI GOVERNO

“Il tema di Caivano diventa un tema centrale nell’agenda quotidiana del Governo, coinvolge l’intero Consiglio dei ministri. Chiederò a ogni membro del Governo di essere presente qui in modo cadenzato per aggiungere il suo pezzo di questo lavoro e anche per monitorare quello che sta succedendo”, ha detto la premier.

“Cosa accade – ha aggiunto – se noi proviamo a concentrare tutte le nostre energie su un luogo e facendolo produciamo norme che ci servono per lavorare anche sugli altri luoghi, affrontando piano piano ogni singolo tema? Si risolve solamente affrontando contemporaneamente tutte le problematiche. Cosa accade se proviamo a concentrare il nostro lavoro e a dare continuità e monitorare la realizzazione degli interventi che portiamo avanti e a dimostrare che lo Stato non arriva un giorno o due giorni quando succede il fatto, annuncia dei provvedimenti e poi non è in grado di seguirli? Io penso che si possa provare a fare la differenza, partendo da qui, fisicizzando questo cambio di passo qui e poi portandolo nelle altre troppe zone franche che in Italia sono aperte. È un impegno gravoso quello che ci prendiamo, non è una sfida facile, però credo anche che sia il compito della politica. Ricordo quello che diceva Sant’Agostino, comincia a fare ciò che è necessario, poi ciò che è possibile, potresti scoprirti a fare l’impossibile. È quello che vogliamo provare a fare qui”.

DE LUCA DOPO L’INCONTRO CON MELONI:  BENE VISITA DELLA PREMIER E IMPEGNI

“Meloni – fa sapere De Luca tramite un post pubblicato sulla sua pagina Facebook, dopo l’incontro con Meloni – ha comunicato la volontà di assumere Caivano come intervento modello di riqualificazione e rinascita di un territorio. Un modello che richiederà l’impegno di tutte le istituzioni, a tutti i livelli”. Il governatore ha invece sottolineato “la necessità del rafforzamento delle misure di sicurezza e della presenza in strada, 24 ore su 24, delle forze dell’ordine per il contrasto alla criminalità e per dare fiducia ai cittadini. Ho confermato l’impegno a sostegno del mondo della scuola per consentire l’apertura pomeridiana degli istituti e ad attivare un servizio di psicologi, oltre che a sollecitare l’assunzione di almeno 30 assistenti sociali, come previsto dai piani di zona. Abbiamo espresso anche la disponibilità a dare una mano al Comune di Caivano per progetti di riqualificazione urbana, a cominciare dal Parco Verde. Ho chiesto anche al presidente Meloni – scrive ancora De Luca – di valutare con attenzione la necessità di non ridurre la rete scolastica del nostro territorio e anche di sbloccare rapidamente i fondi Sviluppo e Coesione per poter dare una mano in concreto ai Comuni per progetti riqualificazione territoriale e realizzazione di strade”.

“Il clima dell’incontro – prosegue il presidente della Regione Campania – è stato di grande disponibilità e volontà di collaborazione reciproca per portare avanti questo progetto per Caivano. Verificheremo con i fatti la concretizzazione degli interventi con l’impegno di tutti. Nel frattempo, esprimo il mio apprezzamento per questa presenza del presidente Meloni e per gli impegni assunti”.

LA VISITA DELLA PREMIER A CAIVANO

La premier Giorgia Meloni è arrivata questa mattina al parco Verde di Caivano (Napoli). Prima tappa alla chiesa di San Paolo Apostolo, la parrocchia di don Maurizio Patriciello che pochi giorni fa, dopo lo stupro delle due cuginette, aveva invitato la presidente del Consiglio. Meloni è stata accolta da alcuni applausi della gente radunatasi intorno alla chiesa.

Con la premier anche il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi e quello dello Sport Andrea Abodi. Dopo l’incontro con don Patriciello, Meloni si è recata all’Istituto superiore Morano per una visita e al Comitato provinciale per l’Ordine e la sicurezza pubblica, dove è stata accolta dalla preside Eugenia Carfora. Subito dopo è iniziata una seduta straordinaria del comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica.



Alla seduta straordinaria del comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica con la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, erano presenti: il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi; il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara; il ministro per lo Sport e i Giovani Andrea Abodi; il sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri Alfredo Mantovano; il capo di Gabinetto del ministero dell’Interno Maria Teresa Sempreviva; il capo della Polizia Vittorio Pisani; il prefetto di Napoli Claudio Palomba; il sindaco di Napoli e della Città metropolitana Gaetano Manfredi; il Commissario Straordinario di Caivano Gianfranco Tomao; la presidente del Tribunale di Napoli Elisabetta Garzo; il procuratore presso il Tribunale di Napoli Sergio Ferrigno; il presidente del Tribunale di Napoli Nord Luigi Picardi; il procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Napoli Nord Maria Antonietta Troncone; il presidente del Tribunale dei Minori Giancarlo Posteraro; il procuratore della Repubblica presso il Tribunale Minori Maria De Luzenberger Milnernschim; il direttore Ufficio Scolastico Regione Campania Ettore Acerra; il questore di Napoli Maurizio Agricola, il comandante Provinciale dei Carabinieri di Napoli Enrico Scandone; il comandante provinciale della Guardia di Finanza di Napoli Paolo Borrelli; il comandante Provinciale Vigili del Fuoco di Napoli, Michele Mazzaro; il capo Centro DIA di Napoli Claudio De Salvo.

 CIRILLO: A GOVERNO CHIEDIAMO DI TUTTO E DI PIÙ

Per Caivano quella di oggi è “una giornata importante, un grande segnale di speranza che lo Stato e le istituzioni sono qui”, ha detto il vicesindaco della Città metropolitana di Napoli, Giuseppe Cirillo, dal parco Verde di Caivano, teatro dello stupro di due cuginette, dove in attesa della visita della premier Giorgia Meloni. “Bisogna rilanciare questo territorio e – ha aggiunto – anche la nostra presenza testimonia che Caivano non deve rimanere sola. Al governo chiederemo di tutto e di più per migliorare le condizioni del territorio sia sul fronte della repressione sia su quello della cultura e dei servizi assistenziali”. 

L’AVVOCATA DELLA VITTIMA: LA FAMIGLIA CHIEDE RISERBO E SILENZIO

“La famiglia che rappresento ha da sempre deciso di mantenere il riserbo e il silenzio”, spiega Clara Niola, l’avvocata della famiglia di una delle due ragazzine vittime di stupro al parco Verde di Caivano (Napoli). Il rischio da evitare, sottolinea, è quello della “vittimizzazione secondaria delle minori”. 

GLI ASSISTENTI SOCIALI DELLA CAMPANIA: AGIAMO SU MANDATO, NON SUL ‘SI DICE’

“Noi agiamo su mandato, non sul ‘si dice’. Inoltre la legge prevede che ci sia un assistente ogni 5mila residenti: a Caivano quindi ce ne vorrebbero al minimo 7. Fino a poco fa ce ne era una sola, poi è arrivata una seconda e ora, proprio nei prossimi giorni, dovrebbe arrivarne una terza”, spiega, parlando con i giornalisti al parco Verde di Caivano (Napoli), la presidente dell’Ordine degli assistenti sociali della Campania, Gilda Panico. “Caivano, come tutte le realtà post terremoto, è stata abbandonata. Noi – prosegue – ci battiamo dal 2019 perché dal Governo arrivino i fondi e che i Comuni applichino la legge, come a Castellammare di Stabia o Gragnano unici due luoghi dove il numero di assistenti sociali rispetta i criteri di legge. Mi prendo l’impegno – conclude Panico – di fare da raccordo e proponiamo anche la nostra presenza nelle scuole”.

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