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Nuovo stupro di gruppo, a Caivano due 13enni violentate da 6 giovani

Lo stupro sarebbe avvenuto in un capannone. Gli autori sono cinque minorenni ed un maggiorenne

Pubblicato:25-08-2023 09:30
Ultimo aggiornamento:28-08-2023 20:52

arresto quarticciolo
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NAPOLI – Due 13enni, cugine fra loro, lo scorso luglio sono state violentate da un gruppo di ragazzi al Parco Verde di Caivano, nel Napoletano. A denunciare la violenza, che ha dato il via alle indagini, i familiari delle ragazze che intanto sarebbero state allontanate e trasferite in una casa famiglia. Lo stupro sarebbe avvenuto in un capannone. Sei sarebbero gli autori: cinque minorenni ed un maggiorenne, individuato e fermato. Per ricostruire la vicenda, riferita a Il Mattino dal legale delle famiglie delle vittime, Angelo Pisani, gli investigatori starebbero procedendo alle analisi di alcuni smartphone sequestrati.

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STUPRO 13ENNI CAIVANO, EUROPA VERDE: MISURE DRASTICHE CONTRO GLI AUTORI

La nuova terribile violenza ai danni di due 13enni, “violentate dal branco nel Parco Verde di Caivano, a pochi giorni dall’altro episodio analogo accaduto a Palermo, impone l’adozione di misure esemplari per i vigliacchi che in gruppo violentano ragazze indifese. Secondo quanto riportato dal Mattino, sono almeno sei i componenti della gang, tutti minorenni tranne uno, che nella prima settimana di luglio ha portato con l’inganno le due cugine in un luogo isolato del Parco verde per poi violentarle. Tutto intorno una coltre spessa di omertà, paura, connivenza e terrore, che stava per impedire a questa tragedia di venire a galla. Solo grazie al coraggio di due ragazzi, tra i quali la sorella di una delle vittime di violenza, che sono venuti a conoscenza del fatto, le famiglie sono riuscite a denunciare gli aguzzini. Adesso tocca allo Stato e alla Magistratura dare un segnale forte che queste violenze non sono più tollerabili. Da tempo ci battiamo per liberare il Parco verde dai clan e dalle gang. Lo abbiamo fatto quando la piccola Fortuna Loffredo è stata violentata a sei anni e gettata dal settimo piano dal suo aggressore e per Antonio Natale ucciso dalla gang di cui era entrato a far parte e fatto sparire. Con la madre ci siamo battuti per rompere anche in questo caso il muro di omertà che proteggeva i killer”. Queste le parole del deputato di Alleanza Verdi Sinistra Francesco Emilio Borrelli e di Agostino Galiero, portavoce provinciale di Europa Verde, e Salvatore Iavarone, membro del consiglio federale nazionale di Europa Verde, che aggiungono: “Abbiamo chiesto e ottenuto con Don Maurizio Patriciello più volte blitz delle forze dell’ordine per smantellare le diverse piazze di spaccio presenti”. “La realtà – si legge in una nota congiunta – è che in quest’area deve ancora essere realizzata una bonifica sociale e di legalità. Seimila persone sotto scacco di criminali sempre più giovani e feroci. Noi proseguiremo nella battaglia di ‘liberazione’ del Parco Verde insieme a tante persone perbene che lo vivono e meritano di condurre una vita normale, senza più dover temere di essere sopraffatti dai violenti e dalla camorra”.


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