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VIDEO | L’Italia in lutto per i morti da coronavirus: sindaci in silenzio e bandiere a mezz’asta

Bandiere a mezz'asta e minuto di silenzio a mezzogiorno per ricordare le vittime della pandemia di Coronavirus dopo la proposta dell'Anci

Pubblicato:31-03-2020 14:47
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 18:03
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ROMA – L’Italia si ferma in segno di lutto. Bandiere a mezz’asta e minuto di silenzio in tutti gli uffici pubblici per ricordare le vittime della pandemia di Coronavirus. L’iniziativa, partita dalla provincia di Bergamo, la più colpita, è stata condivisa dai primi cittadini di tutta Italia. A mezz’asta anche il tricolore dei palazzi istituzionali: dal Quirinale a Palazzo Chigi, al Senato, al Csm. 

A MONTECITORIO IL SILENZIO DI SEI SINDACI

A Montecitorio sei deputati che sono anche sindaci delle loro comunità, impegnati in aula per il voto sul decreto cuneo fiscale, hanno osservato il minuto di silenzio con la fascia tricolore nella piazza davanti alla Camera. “Siamo idealmente insieme a tutti gli otto mila sindaci italiani che in questo momento saranno usciti fuori dalla porta del proprio municipio”, dice Roberto Pella, vicepresidente dell’Anci. Per Luca Pastorino, parlamentare di Leu e sindaco di Bogliasco, bisogna “dare non solo conforto ma anche prospettiva alla vita di ogni comunita’. Nessuno di noi avrebbe pensato prima di trovarsi in una situazione del genere. Oggi vogliamo ringraziare tutti gli operatori sanitari e comunali d’Italia”.


Per il deputato leghista Alberto Gusmeroli, sindaco di Arona, “bisogna ricordare in primo luogo le persone che non ci sono più, quasi un’intera generazione, con il suo carico di esperienze e insegnamenti. Oggi l’impressione è che siamo in una fase di miglioramento. Ma l’emergenza va affrontata giorno per giorno. Abbiamo un enorme problema sanitario ma anche un enorme problema economico. Il governo deve percepire la gravità della situazione, in modo che sia messo in campo un intervento enorme per evitare che migliaia di piccole e medie imprese falliscano”. Per Gusmeroli “si muore di virus, di burocrazia e di Europa”.

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RAGGI RICORDA VITTIME: LORO SACRIFICIO NON SIA VANO

Roma si unisce al cordoglio di tutte le città italiane. La sindaca della Capitale, Virginia Raggi, ha reso omaggio alle vittime del coronavirus osservando un minuto di silenzio in piazza del Campidoglio. La sindaca ha tenuto un breve discorso di fronte alla fontana della Dea Roma, con sullo sfondo le bandiere di Roma Capitale, dell’Italia e dell’Unione europea. Poi, una breve preghiera di padre Orazio, rettore della Basilica dell’Ara Coeli e infine l’inno di Mameli, cantato a cappella da una vigilessa della Polizia locale capitolina per chiudere la cerimonia.

“In questo momento tutta Italia si stringe insieme per ricordare le vittime del Covid. Sono nostri cari e persone che abbiamo amato, sono persone a cui nemmeno siamo riusciti a dare l’ultimo saluto– ha detto Raggi, mentre in lontananza si sentiva il suono di campane e sirene- È una ferita che unisce il Paese, un dolore che ci rende comunità. Dobbiamo farcela affinché il loro sacrificio non sia stato vano e per tutti coloro che in questo momento stanno lottando per tutelare la nostra salute mettendo a rischio la loro”.

La sindaca ha quindi ringraziato “il personale sanitario, i medici, gli infermieri, gli operatori sanitari, i lavoratori dei supermercati, delle farmacie, gli autisti di bus e taxi, le forze dell’ordine, l’Esercito, la Protezione civile e tutti coloro che in questo momento stanno mandando avanti il Paese. Il sacrificio che ci viene richiesto, quello di stare a casa, è necessario per salvare tutti noi. Dobbiamo farcela e insieme ce la faremo, per loro e per il Paese”.

ANCHE A MILANO MINUTO SILENZIO E BANDIERE MEZZ’ASTA

“Oggi alle ore 12 tutti i Comuni italiani, circa 8.000, osserveranno, tramite i loro sindaci, un minuto di silenzio, davanti alla sede comunale, con le bandiere a mezz’asta, in memoria di chi ha preso la vita”. Ne parla il sindaco di Milano Giuseppe Sala nel quotidiano video postato dalla sua pagina Facebook. Sala rinnova la vicinanza anche ai familiari di chi soffre o è mancato a causa del virus, e “a coloro che più di ogni altro sono impegnati in questa battaglia e cioè chi sta negli ospedali, chi si occupa in prima persona della nostra salute”. Nella prima parte del video, in riferimento alle preoccupazioni di cittadini di perdere il lavoro, non riuscire a fare la spesa o pagare l’affitto, il sindaco di Milano promette: “Penseremo a chi è più in difficoltà”.


BOLOGNA, BANDIERE COMUNE A MEZZ’ASTA IN MEMORIA VITTIME

Un minuto di silenzio davanti alle bandiere a mezz’asta del palazzo comunale per commemorare le vittime del coronavirus. Il sindaco di Bologna, Virginio Merola, e il prefetto Patrizia Impresa escono da Palazzo d’Accursio e ricordano così, con un momento di raccoglimento, i defunti, per i quali in questo momento non è stato possibile riservare i funerali religiosi o civili. Un momento in silenzio, a mezzogiorno, davanti a qualche sporadico passante e alle Forze dell’ordine in presidio in piazza Maggiore.

Anche Bologna partecipa dunque alla commemorazione nazionale di Comuni e Province in ricordo delle vittime del Covid-19. L’iniziativa nazionale è partita dalla Presidenza del Consiglio, che ha raccolto la proposta dei Comuni della provincia di Bergamo ed è rilanciata dall’Anci (Associazione nazionale comuni italiani).

NARDELLA: CON SILENZIO PAESE È CON FAMILIARI VITTIME

“Ci sono molti colleghi che hanno finito le lacrime per piangere” e “con il gesto di oggi un Paese intero si unisce intorno ai familiari delle vittime. E’ come se l’Italia celebrasse un grande momento di cordoglio, un funerale per coloro che, a causa dell’emergenza, purtroppo non hanno potuto avere le giuste esequie”. E’ quanto afferma il sindaco di Firenze, Dario Nardella, nel giorno del minuto di silenzio proposto da Anci in segno di lutto per ricordare tutte le persone decedute nell’emergenza coronavirus e di solidarietà nei confronti delle loro famiglie. Le loro lacrime, aggiunge, “sono anche le nostre”.

Il minuto di raccoglimento, continua il sindaco, “deve farci sentire più uniti e deve far recuperare speranza: perché oggi ricordiamo i morti, ma allo stesso tempo confermiamo il nostro impegno affinché presto finisca tutto questo”. Ieri, ricorda, “ho sentito il sindaco di Bergamo, Giorgio Gori, che ha chiesto aiuto al nostro Comune per mettere a disposizione il forno crematorio per circa 30 salme. Abbiamo subito acconsentito, è il minimo che possiamo fare”.

DE MAGISTRIS: SINDACI UNITI

Bandiere a mezz’asta esposte anche al Comune di Napoli per ricordare tutte le vittime del coronavirus. “E’ un’iniziativa senza precedenti, oggi noi sindaci siamo tutti uniti per esprimere cordoglio e vicinanza ai familiari di tantissime vittime e per stare vicini alle comunità locali che più sono state martoriate”, ha detto il primo cittadino Luigi de Magistris, dopo aver osservato un minuto di silenzio all’esterno di palazzo San Giacomo, sede del municipio. 

Vogliamo dare un segnale di fortissima vicinanza a chi è in prima linea, soprattutto ai medici e agli infermieri che stanno lottando contro questa terribile epidemia sanitaria. I sindaci – sottolinea de Magistris – rappresentano la tenuta democratica del Paese e vogliono dimostrare un senso di unità fortissimo, a dimostrazione che non molliamo, resistiamo e tutti uniti vinceremo questa durissima guerra”. Oggi anche le bandiere della sede di piazza Matteotti della Città Metropolitana di Napoli sono esposte a mezz’asta in segno di lutto per tutte le persone decedute per la pandemia Covid-19.

FASCIA E GONFALONE GENOVA, BUCCI RICORDA LE VITTIME

Bandiere a mezz’asta e minuto di silenzio allo scoccare di mezzogiorno anche a Palazzo Tursi. ll sindaco di Genova, Marco Bucci, con fascia tricolore e gonfalone della città, ha aderito alla commemorazione promossa da Anci per ricordare tutte le persone decedute nell’emergenza coronavirus. Con lui, in via Garibaldi, il vicesindaco Stefano Balleari e il presidente del consiglio comunale, Alessio Piana.

“Stiamo combattendo contro un nemico invisibile che sta lasciando sul campo numerose vittime- commenta il primo cittadino- la giornata di oggi è dedicata a chi non c’è più, e penso soprattutto ai genovesi. A loro va il mio pensiero commosso, il mio ringraziamento sentito per quanto hanno fatto per la nostra città e la nostra comunità. Ai loro familiari va il mio abbraccio a nome di tutta la famiglia di Genova: non siete soli, con voi c’è la vicinanza di una città intera”.

Bucci rivolge poi un “saluto e un forte incoraggiamento ai concittadini che in queste ore stanno affrontando il covid-19: chi a casa, chi nel letto d’ospedale. Continuate a lottare per tornare a vivere al più presto la bellezza della nostra Genova. Noi genovesi siamo abituati alle sfide: siamo abituati a combattere contro gli imprevisti, siamo abituati a vincere le lotte più difficili, siamo abituati a rimonte impossibili. Ma soprattutto, siamo abituati a vincere”. Il presidente del consiglio comunale lancia “un messaggio di speranza e di presenza delle istituzioni non soltanto al fianco di tutte le famiglie che hanno subito un lutto, ma anche accanto a tutti coloro che in prima linea si stanno attivando per combattere questo nemico invisibile. Un grazie particolare a tutti i medici, agli infermieri, al personale della sanità, della protezione civile, a tutti i dipendenti del Comune e aziende, della Polizia locale, agli operatori dell’informazione”.

ANCHE TOTI SI UNISCE AL MINUTO DI SILENZIO

Bandiere a mezz’asta e campane che suonano a lutto. Anche il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, questa mattina in piazza De Ferrari a Genova, ha aderito al minuto di silenzio proposto da Anci in segno di lutto per ricordare tutte le persone decedute nell’emergenza coronavirus e di solidarietà nei confronti delle loro famiglie.

ALLE 12 VENEZIA IN SILENZIO PER UN MINUTO

Anche Venezia ha osservato un minuto di silenzio, oggi alle 12, in segno di cordoglio per i molti decessi delle ultime settimane dovuti al coronavirus. Oggi le bandiere di Ca’Farsetti e del municipio di Mestre (Ca’Collalto) rimangono a mezz’asta, e alle 12 il sindaco di Venezia Luigi Brunaro davanti a Ca’Farsetti e la presidente del consiglio comunale Ermelinda Damiano davanti a Ca’Collalto, hanno osservato il minuto di silenzio, che è stato seguito dall’inno di Mameli e da quello di San Marco.

IN SARDEGNA BANDIERE MEZZ’ASTA, OMAGGIO DEI SINDACI

Bandiere a mezz’asta e un minuto di silenzio per ricordare le vittime del coronavirus. Anche i Comuni della Sardegna hanno risposto presente all’invito dell’Anci nazionale e si sono fermati alle 12 per rendere omaggio a tutte le vittime della pandemia e onorare l’impegno di sanitari e di tutti coloro in prima linea nella lotta al virus. Da nord a sud, da Cagliari a Sassari, passando per Nuoro e Bortigiadas -il Comune amministrato dal presidente di Anci Sardegna, Emiliano Deiana- tutti i sindaci dell’isola, con indosso la fascia tricolore, hanno osservato il minuto di silenzio davanti ai propri municipi. Bandiere a mezz’asta anche a Villa Devoto, sede istituzionale del presidente della Regione, Christian Solinas. “Fa molta tristezza- le parole del primo cittadino di Cagliari, Paolo Truzzu-. L’amministrazione di Cagliari è vicina alle famiglie e alle tante comunità colpite. Per venirne fuori ci vorrà ancora molta pazienza. Questa epidemia, insieme alla quarantena, ci ha spinto a riflettere sul significato vero delle cose”. Così Emiliano Deiana, presidente di Anci: “Ho voluto ‘santificare’ questo momento nella nostra piazza e nel nostro memoriale ai caduti bortigiadesi della prima e seconda guerra mondiale. Solo, davanti al panorama più bello del mondo. In mezzo alla piazza. Quella piazza che presto o tardi ci riprenderemo e vivremo tutti insieme”.











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APPENDINO: VICINI A FAMIGLIE CHE HANNO PERSO PROPRI CARI

“Bandiere a mezz’asta e un minuto di silenzio in tutta Italia per i lutti che hanno colpito il nostro Paese. Un segnale di vicinanza alle famiglie e ai cittadini che hanno perso i propri cari. Di fronte al Comune, con me, c’era tutta la Città. Stiamo attraversando un momento terribile, che possiamo affrontare solo restando uniti”. Lo scrive su facebook Chiara Appendino, sindaca di Torino.


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