L’ondata della variante Omicron appare lentamente in ritirata: nell’ultima settimana si registra una riduzione del 16% a livello nazionale dei nuovi positivi al Covid. La Lombardia segna addirittura un -30%. Non si attenuano però i decessi che, anzi, sono in crescita. Novità sul fronte delle regole a scuola. Anche alle elementari, come già in vigore per medie e superiori, la classe va in didattica a distanza a partire da tre contagi, mentre con due positivi rimarrà a casa solo chi non è vaccinato o è guarito da più di 120 giorni. Da domani scattano le limitazioni nei negozi: per andare in farmacia, dal tabaccaio, in banca o per ritirare la pensione alle Poste servirà il Green pass base.
Il Pil italiano è cresciuto del 6,5% nel 2021, balzo record dal 1995. A certificare il dato annunciato qualche giorno fa dal ministro dell’Economia, Daniele Franco, è la stima dell’Istat. Per il 2022 la previsione è già del +2,4%, risultato che si raggiungerebbe anche senza ulteriori variazioni nel corso dell’anno. “L’Italia è stata la locomotiva d’Europa insieme alla Francia”, dice il ministro Renato Brunetta. Sul tavolo del governo resta il dossier dell’inflazione e del caro energia. Il rischio è che le fiammate dei prezzi possano rallentare la ripresa.
Scontro totale nel Movimento 5 stelle, dopo che Luigi Di Maio ha accusato Giuseppe Conte di aver fallito la gestione della partita sul Quirinale e di aver flirtato con Matteo Salvini. La corrente vicino all’ex premier ipotizza addirittura la scissione, e intanto il ministro degli Esteri è stato vittima di un tweet bombing con l’hashtag #DiMaioOut, con molti profili che si sono rivelati finti. Il deputato Sergio Battelli dice no al “MinCulPoP interno”, mentre il ministro Federico D’Incà auspica “un confronto”. Duro l’affondo di Alessandro Di Battista che a Il Fatto Quotidiano dice: “Luigi pensa più al suo potere che al Movimento”.
Le denunce di infortunio sul lavoro presentate all’Inail tra gennaio e dicembre 2021 sono state oltre 555 mila, lo 0,2% in più rispetto allo stesso periodo del 2020. Resta altissimo il numero delle vittime: 1.221, anche se in calo del 3,9%. In aumento del 22% le patologie di origine professionale, con le denunce hanno superato quota 55 mila. Lo fa sapere l’Inail pubblicando le tabelle degli open data. Il confronto tra il 2020 e il 2021 richiede molta prudenza, spiega l’Istituto. L’emergenza sanitaria da Coronavirus ha fortemente condizionato l’andamento infortunistico degli ultimi due anni.
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