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Comitati contro i brogli lasciano i lavori del Consiglio comunale di Reggio Calabria

Alla base della decisione l'impossibilità di poter garantire una maggiore partecipazione di cittadini a causa dell'emergenza sanitaria

Pubblicato:31-01-2022 12:17
Ultimo aggiornamento:31-01-2022 13:44
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REGGIO CALABRIA –  I cittadini del comitato Reggio non si broglia, del gruppo Reggio futura e del Codacons hanno abbandonato i lavori del Consiglio comunale di Reggio Calabria, convocato oggi a Palazzo San Giorgio e aperto alla cittadinanza, con all’ordine del giorno la discussione sui: brogli elettorali.

Alla base della decisione l’impossibilità di poter garantire una maggiore partecipazione di cittadini a causa dell’emergenza sanitaria, la limitazione delle presenze ai soli iscritti via Pec e la rinuncia ad utilizzare il più ampio auditorium comunale del Centro direzionale, come fatto in passato.

“Abbiamo ritenuto che per rispetto alla città e di tutti i cittadini che hanno creduto in questa battaglia oggi non potevamo legittimare un Consiglio comunale aperto, che non è stato tale. L’aula aveva delle restrizioni che hanno limitato tutti coloro che avrebbero voluto esprimere un’opinione su una vicenda così importante che ha ucciso la democrazia in questa città utilizzando anche il voto, purtroppo, di chi era deceduto. Crediamo che un luogo aperto non poteva essere Palazzo San Giorno ma l’auditorium Versace, come fatto in passato”. Così Pasquale Morisani in rappresentanza del comitato Reggio non si broglia, motivando l’uscita dai lavori del Consiglio comunale di Reggio Calabria, convocato per discutere sui presunti brogli elettorali alle ultime elezioni comunali.


BRUNETTI: “ESAUDITE TUTTE RICHIESTE INTERVENTO

“Per questo Consiglio comunale aperto abbiamo ricevuto 15 richieste di intervento e tutte le richieste sono state esaudite. Erano presenti in aula del Consiglio tutti i rappresentati delle associazioni e comitati che hanno fatto richiesta di intervento, dandogli la possibilità di esprimere il loro pensiero, qualcuno ha inteso abbandonare i lavori facendo polemica e mi dispiace perché non avevamo nulla da nascondere”. Così alla Dire il sindaco facente funzioni di Reggio Calabria Paolo Brunetti. “Il Consiglio comunale – ha aggiunto – era stato convocato proprio per discutere dei brogli elettorali e sulla vicenda dei lavori di piazza De Nava. Si è fatta confusione sul fatto che non era un’assemblea pubblica, ma un consiglio aperto. Se ci fossero state 100 richieste di intervento – ha concluso – saremmo andati a svolgere i lavori in un’altra location”.

MI SENTO PARTE LESA”

Sempre in merito alla questione dei presunti brogli elettorali alle ultime elezioni comunali, argomento affrontato nel corso dei lavori del Consiglio di oggi, Brunetti ha poi dichiarato: “Le persone per bene non possono non indignarsi di fronte al solo pensiero che possa essere successa una cosa del genere. Io non intervengo oggi quando ancora gli organi inquirenti stanno svolgendo attività investigative, non è compito mio fare dei processi all’interno dell’aula del Consiglio comunale”. “Attendiamo anche noi l’esito delle indagini – ha aggiunto – dopo saremo i primi a chiedere il massimo della pena, per ciò che ci compete, riguardo a chi ha inteso, qualora fosse vero, imbrogliare la città ma anche noi, perché mi sento parte lesa in questa questione”.

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