NEWS:

VIDEO | Fiamme nel palermitano, evacuate 400 persone. Brucia anche la Riserva dello Zingaro

Un incendio da ieri sera sta devastando il bosco della Moarda ad Altofonte, in provincia di Palermo

Pubblicato:30-08-2020 09:27
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 19:48

FacebookLinkedInXEmailWhatsApp

PALERMO – Una cinquantina di vigili del fuoco con 12 mezzi pesanti e otto moduli boschivi antincendio, ma anche cinquanta volontari della protezione civile. Sono le forze messe in campo per spegnere l’incendio che da ieri sera sta devastando il bosco della Moarda ad Altofonte, in provincia di Palermo. Sul posto anche due squadre dei vigili del fuoco provenienti dai Comandi di Enna e Caltanissetta, allertate dalla Direzione regionale dei vigili del fuoco. A coordinare le operazioni il Comandante provinciale dei vigili del fuoco di Palermo Agatino Carrolo.

 Tutto il personale e gli interventi sono stati gestiti dal Posto di comando avanzato allestito presso il campo sportivo del comune di Altofonte, che ha fatto da punto di riferimento anche per la popolazione assicurando loro assistenza. Sul posto anche tre ambulanze per garantire il soccorso sanitario. Le operazioni di spegnimento sono state ostacolate dal forte vento di Scirocco da sud-sudest, con raffiche fino a sessanta chilometri orari.

EVACUATE 400 PERSONE

L’incendio che da ieri sera sta devastando le colline intorno a Palermo, nella zona di Altofonte, ha costretto 400 persone all’evacuazione dal momento che le rispettive abitazioni erano minacciate dalle fiamme. 


In volo da questa mattina anche due Canadair.

MUSUMECI: “CRIMINALI IN AZIONE”

“È stata una notte difficile. Ho convocato il governo della Regione per una riunione urgente. I criminali che hanno appiccato il fuoco ad Altofonte, in sei punti diversi e a favore del vento, hanno compiuto un atto violento che sta pagando una intera popolazione”. Cosi’ il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, commentando su Facebook l’incendio che da ieri sta devastando le colline intorno a Palermo. “Per tutta la notte oltre 150 uomini dei vigili del fuoco, della protezione civile e del corpo forestale hanno lavorato e continuano a lavorare senza tregua – prosegue -. Tutta la mia gratitudine”.

https://twitter.com/i/status/1299961944955387904

FIAMME NEL TRAPANESE, COLPITA SAN VITO LO CAPO

È ancora attivo l’incendio che ieri e’ divampato a Castelluzzo, frazione di San Vito Lo Capo, in provincia di Trapani. Le fiamme, alimentate dal forte vento di Scirocco, hanno raggiunto la montagna di Macari che ha bruciato per tutta la notte. Fiamme anche a Baia Santa Margherita e lungo la strada provinciale che costeggia la baia, nella zona di Biro, in prossimita’ di una galleria, dove il traffico veicolare ieri sera e’ stato bloccato per un lasso di tempo dalle forze dell’ordine. Da questa mattina sono in volo anche due Canadair e un elicottero della protezione civile, che stanno intervenendo in contrada Valanga, nella parte alta della montagna.

SINDACO SAN VITO LO CAPO : BRUCIATA RISERVA DELLO ZINGARO

“La mano criminale ha agito ancora una volta sul nostro territorio che e’ stato letteralmente assediato dal fuoco. Le fiamme, da ieri pomeriggio e per tutta la notte, fino a questa mattina hanno devastato ettari di montagna, di macchia mediterranea e di alberi arrivando a intaccare anche alcune abitazioni”. Cosi’ il sindaco di San Vito Lo Capo (Trapani), Giuseppe Peraino, commentando gli incendi che da ieri stanno interessando le frazioni di Castelluzzo e Macari. “Tanta amarezza per quello che e’ successo che ha distrutto la flora e la fauna danneggiando pure alcune case, in contrada Valanga, a Macari, e a cala dell’Arena, con tante famiglie evacuate nella notte – aggiunge – L’unica cosa che mi conforta e’ che non ci sono stati danni alle persone, ma dal punto di vista ambientale, e per certi versi anche economico, il territorio e’ stato devastato. Un’altra ferita e’ la riserva dello Zingaro, che risulta totalmente bruciata, ad eccezione di un piccolo spicchio dal lato di Castellammare del Golfo. È stato un fronte di fuoco troppo grande, fatto in maniera scientifica per far si’ che con il vento si estendesse il piu’ possibile”.

Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it