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Svastiche sulla lapide di Alfredino Rampi, il bimbo morto nel pozzo a Vermicino

La lapide del bimbo morto a sei anni nel 1981 è stata profanata con svastiche e ingiurie. La condanna bipartisan della politica

Pubblicato:30-05-2022 20:24
Ultimo aggiornamento:30-05-2022 20:25
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ROMA – “È inaccettabile la vigliacca profanazione della lapide del piccolo Alfredino Rampi, imbrattata con 11 svastiche. Faremo ripulire subito questo scempio. Alfredino resta nei nostri cuori e Roma gli ha appena dedicato questo bel murale a Garbatella. Questi barbari si vergognino”. Così il sindaco di Roma Roberto Gualtieri.

La tomba di Alfredino, il bambino che il 13 giugno 1981 morì all’età di sei anni dopo essere caduto in un pozzo a Vermicino, si trova al cimitero del Verano ed è stata profanata con svastiche e scritte ingiuriose. Per il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, si tratta di “un colpo al cuore. Gli autori di questo scempio devono vergognarsi e spero vengano individuati presto”. Ma la condanna è unanime e bipartisan: dal M5S al Fratelli d’Italia, tutti esprimono sdegno e chiedono di individuare i colpevoli.


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