NEWS:

Caos alla finale di Champions League, il governo francese: “Colpa dei biglietti contraffatti”

Per il ministro dell'Interno Gérald Darmanin c'è stata una massiccia frode industriale. Gli inglesi invece sono stati i principali responsabili degli incidenti vicino lo stadio

Pubblicato:30-05-2022 16:37
Ultimo aggiornamento:30-05-2022 16:37

champions finale
FacebookLinkedInXEmailWhatsApp

ROMA – La Francia insiste: “alla radice” del pericolosissimo caos alla finale di Champions League c’è stata “una massiccia frode industriale di biglietti contraffatti”. Lo ha detto il ministro dell’Interno Gérald Darmanin dopo la riunione di crisi al ministero dello Sport di stamattina, dopo gli eventi di sabato allo Stade de France. Il governo francese mantiene dunque la sua posizione: il principale responsabile degli incidenti nei pressi dello Stade de France, prima della finale di Champions League tra Real Madrid e Liverpool, sono i tifosi inglesi con in mano un biglietto fasullo. Secondo il ministro dell’Interno, “da 30.000 a 40.000 sostenitori inglesi si sono trovati allo Stade de France, senza biglietto o con biglietti falsi”. Inoltre, “il 70% dei tagliandi contraffatti ha superato il primo filtraggio”.

SITUAZIONE PIÙ DIFFICILE PER LO SCIOPERO DEI MEZZI

Darmanin ha anche detto che lo sciopero dei trasporti pubblici hanno reso ancor più difficile la situazione ma si è giustificato: “Di solito ci vogliono dai 12 ai 18 mesi per organizzare una partita di questa portata. La Francia ne ha avuti tre”. “Il 97% dei tifosi spagnoli era presente in tribuna alle 21, contro il 50% degli inglesi, il che illustra le difficoltà che abbiamo avuto con il filtraggio”, ha detto ancora. Darmanin si è detto rammaricato per “la disorganizzazione tra i tifosi del Liverpool, cosa che non si è vista con i tifosi spagnoli”. Il ministro ha anche indicato che “2.700 biglietti non sono stati usati” sui 79.000 venduti, e si è detto “dispiaciuto” per chi alla fine ha deciso di desistere. Il ministro dello sport Amélie Oudéa-Castéra ha aggiunto che ci sarà “un risarcimento per la frustrazione che hanno subito”.


Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it