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Elena Improta presenta “Ordinaria diversità”, libro sulla battaglia per i diritti dei disabili

Grippo: "Porterò in Regione il suo spirito. Più attenzione alla fragilità"

Pubblicato:30-05-2018 17:55
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 12:57
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ROMA – ‘Ordinaria diversita”. È questo il titolo del libro di Elena Improta, vicepresidente del Consiglio del II Municipio di Roma ma soprattutto mamma di Mario, 28 anni, affetto da una disabilita’ grave, la tetraparesi spastica: ed e’ nel suo libro che Improta racconta la sua testimonianza di vita, delle battaglie contro la discriminazione nei confronti dei disabili, delle sofferenze e delle gioie regalatele da Mario, che ha cresciuto da sola lottando per l’affermazione dei diritti suoi, mamma e lavoratrice, e di suo figlio, che spesso ha sperimentato la mancanza di strutture adeguate e la lontananza percepita delle istituzioni. Il volume e’ stato presentato oggi pomeriggio dell’autrice al ‘Come un albero’ Museo&Bistrot di via Alessandria, a Roma, alla presenza di associazioni, genitori e ragazzi con disabilita’. Presente anche la consigliera del Partito democratico alla Regione Lazio, Valentina Grippo. “Esiste la vita, non esiste la soluzione- le parole di Improta- Nell’affrontare l’esperienza di una disabilita’ di un certo tipo c’e’ un punto di non ritorno. Eppure sono qui e non mollo: lo devo per Mario, per me e per quelle famiglie che con quel punto di non ritorno ci convivono. Servono si’ i fondi e la politica, ma soprattutto consapevolezza e imparare a respirare: abbiamo solo questa vita, e dobbiamo amarla. Io sono la mamma di Mario, a cui dovro’ dire un milione di volte grazie per un milione di motivi. Uno su tutti: mi ha reso una donna migliore”, ha concluso l’autrice.
Come ha poi raccontato Grippo, “conosco Elena e Mario da tanti anni e ho potuto apprezzare Elena prima come persona e poi come rappresentante delle istituzioni e del mondo associativo. È davvero ammirevole il fatto che oltre a essersi fatta carico del problema individuale di suo figlio, come potremmo fare tutti, abbia deciso di esternalizzare e istituzionalizzare il suo vissuto per farne un simbolo, con l’obiettivo di sensibilizzare le istituzioni e di non far sentire sole le tante persone che si confrontano con queste tematiche”.
In Regione, ha assicurato la consigliera, “a partire dal bilancio, dove stiamo inserendo una serie di azioni che vanno dall’abbattimento delle barriere architettoniche al supporto alle reti familiari, cercheremo di portare, nello spirito del suo libro, non solo le politiche necessarie in termini di finanziamenti e modelli organizzativi, ma anche e soprattutto di cultura e sensibilita’”. Questo perche’, ha concluso Grippo, “una societa piu’ attenta alle disabilita’ e alle fragilita’ e’ migliore non solo per chi ha il problema in casa, ma per tutta la collettivita’”.

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