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Fine emergenza in Valle d’Aosta, i medici di famiglia ci sono per tutti

È finita l'emergenza medici di famiglia in Valle d'Aosta: in autunno c'erano 6.000 pazienti scoperti

Pubblicato:30-04-2023 17:33
Ultimo aggiornamento:30-04-2023 17:33
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AOSTA – Tutti i valdostani hanno ora la possibilità di avere un medico di famiglia. “Alla data del 24 aprile i posti disponibili sono 5.499 a fronte di 2.801 assistiti che risultano senza medico”, spiega l’Usl della Valle d’Aosta. Che aggiunge: “Un risultato raggiunto in questi ultimi giorni grazie alla disponibilità di ulteriori tre medici di alzare il massimale a 1.800 assistiti”. Si pone così la parola fine all’emergenza dei medici di famiglia, che nell’autunno scorso contava circa 6.000 pazienti scoperti per carenza di dottori. “Ai posti ordinari- precisa l’Usl- si sommano i posti in deroga ossia la possibilità per il figlio, il coniuge e il convivente dell’assistito di effettuare la scelta a favore dello stesso medico anche in deroga al massimale o quota individuale, purché anagraficamente facenti parte del medesimo nucleo familiare”.

L’emergenza è rientrata anche per i pediatri: “Grazie al recente Accordo integrativo regionale- conferma l’Usl- ci sono 1.649 posti disponibili a fronte di 581 assistiti” che ne sono sprovvisti. “Questa azienda, pur con note e generali difficoltà a reclutare nuovi medici, ha mantenuto quanto promesso nell’autunno e cioè di riuscire a garantire un medico per ogni assistito- afferma il direttore generale dell’Usl della Valle d’Aosta Massimo Uberti-. È un risultato frutto di una ricerca continua di soluzioni adeguate per dare risposte a un territorio complesso, un risultato frutto di in grande sforzo e impegno da parte dei nostri uffici”.

Alla base della situazione nazionale di carenza dei medici, per la Valle d’Aosta si aggiungono questioni demografiche e formative: “Sul fronte della domanda- dice Uberti- la nostra società è composta da persone sempre più anziane, ha un numero sempre maggiore di cronicità che necessitano domiciliarità. Sul fronte dell’offerta si riduce il numero di medici di medicina generale”. L’assessore regionale alla Sanità, Carlo Marzi, aggiunge: “Ad oggi abbiamo assicurato la copertura totale dei medici sul territorio, mantenendo gli impegni assunti grazie al grande impegno profuso nel risolvere le problematiche: alla direzione strategica e territoriale dell’Usl va il mio sentito ringraziamento per avere intrapreso tutte le azioni e aver fatto ricorso a tutti gli strumenti disponibili per garantire un medico per ogni assistito”.
A questo proposito, l’azienda sanitaria ha fatto ricorso ai normali bandi a tempo indeterminato, agli incarichi provvisori con tutte le deroghe previste a livello normativo (anche quelle temporanee Covid ad oggi prorogate), agli incarichi ai medici frequentanti il corso per medici di medicina generale con limitazione a mille assistiti e personalizzazione “sartoriale” del percorso di tirocinio, rendendolo compatibile con la nuova attività anche grazie alla sottoscrizione di un Accordo integrativo regionale ad hoc, ed infine l’aumento a 1.800 assistiti fra i medici disponibili nelle aree critiche. “Grazie a tutti questi strumenti- aggiunge Uberti-abbiamo inserito 14 nuovi medici tra medici di medicina generale e pediatri di libera scelta”.


Nel 2023 nessun medico andrà in pensione: “Ovviamente non è escluso che in corso d’anno qualcuno decida di trasferirsi (sono necessari 30 giorni di preavviso), dimettersi o collocarsi in quiescenza facoltativa (60 giorni di preavviso). In tal caso riprenderà la paziente opera di ricerca di medici reclutabili per coprire eventuali nuove carenze”, conclude il direttore generale.

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