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Comune modenese non paga 900.000 euro di ‘extraprofitti’: rischiamo il default

Congelato il versamento della somma, l'amministrazione scrive anche a Meloni

Pubblicato:29-10-2022 14:38
Ultimo aggiornamento:29-10-2022 14:38
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MODENA – Il Comune modenese di San Felice sul Panaro “non pagherà, per il momento, i circa 900.000 euro che dovrebbe restituire al Gse, Gestore dei servizi energetici”. Lo ha comunicato giovedì, in Consiglio comunale, il sindaco Michele Goldoni, e in una nota l’amministrazione spiega di “aver deciso di non dare seguito al pagamento perché privarsi di una somma così ingente, non preventivata in alcun modo, rischia di provocare il default del Comune, con il conseguente commissariamento da parte della Prefettura”. Tra l’altro, prosegue la nota, “nei mesi scorsi il Comune aveva richiesto di poter rateizzare il pagamento, non ricevendo alcuna comunicazione da parte del Gse, che invece avrebbe dovuto rispondere entro 30 giorni”.

“CON 8 CAMPI FOTOVOLTAICI VENIAMO EQUIPARATI AI COLOSSI INDUSTRIALI”

L’amministrazione ricorda poi che “una delibera di Arera (Autorità di regolazione per energia reti ed ambienti) ha imposto ai produttori di energia di restituire tutti gli introiti realizzati fino al 31 dicembre 2022 e, retroattivamente, fino all’1 febbraio 2022”, sottolineando che “il Comune di San Felice è stato considerato produttore di energia perché possiede otto campi fotovoltaici, e di fatto equiparato ai colossi industriali, una situazione che interessa circa 1.200 Comuni italiani”. Sul punto, l’amministrazione fa sapere di “essersi attivata a tutti i livelli per tutelarsi, scrivendo al presidente del Consiglio Giorgia Meloni, alla Regione e ai parlamentari neo eletti nella nostra circoscrizione elettorale e non solo”. Di questi, “due hanno già risposto e uno incontrerà l’amministrazione nei prossimi giorni”. Da parte sua, il sindaco ribadisce che “siamo un ente pubblico e non un’azienda privata che ha come finalità realizzare utili: quelle risorse ci servono per erogare servizi ai cittadini e far funzionare la macchina comunale”.


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