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Vincenzi (Anbi): “Basta parlare di emergenza maltempo, questa è la nuova normalità”

Il presidente di Anbi: "Serve un intervento di manutenzione straordinaria di tutto il territorio italiano, seguito da un piano di infrastrutturazione che sia in grado di raccogliere l'acqua quando cade in maniera intensa, e poi metterla a disposizione dei territori quando manca".

Pubblicato:29-08-2023 14:41
Ultimo aggiornamento:29-08-2023 14:41

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ROMA – “Siamo passati dal costume al piumino in 48 ore, e per l’ennesima volta registriamo danni a cose e persone: questa non è più un’emergenza straordinaria, questa, purtroppo, è la norma”. Francesco Vincenzi, presidente di Anbi (Associazione Nazionale Bonifiche Irrigazioni Miglioramenti Fondiari), fa una riflessione dopo gli eventi meteorologici estremi che hanno riguardato il centro-nord Italia negli ultimi giorni.

Il nostro approccio ai cambiamenti climatici deve cambiare– commenta all’agenzia di stampa Dire- così come devono cambiare i paradigmi di chi opera nel campo della tutela del territorio, di chi fa scelte politiche e dei semplici cittadini. Non possiamo continuare a curare i danni, anche perchè i danni sono ormai prevedibili”.

Per questo Vincenzi chiede che sia programmato e realizzato “un intervento di manutenzione straordinaria di tutto il territorio italiano, seguito da un piano di infrastrutturazione del Paese che sia in grado di raccogliere l’acqua quando cade in maniera intensa, e poi metterla a disposizione dei territori quando manca. L’alternanza di siccità e alluvioni è ormai, purtroppo, la nostra nuova normalità, e questo si verifica sotto gli occhi di tutti”.


Secondo il presidente di Anbi, infatti, “questo nuovo modo di manifestarsi dei fenomeni atmosferici trova un territorio costruito e non sufficientemente attrezzato per ricevere queste bombe d’acqua. Non si tratta di piogge normali- spiega- oggi al nord abbiamo intesi paesi allagati, frane, strutture in crisi. Noi siamo pronti”. Di qui la richiesta di una maggiore programmazione che punti a prevenire, e non si limiti ad arginare i danni. “Dobbiamo costruire strade e ponti in modo diverso- conclude Vincenzi- Il nostro consorzio è convinto che questa non è emergenza, è una nuova normalità”.

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