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Andrew Parsons in visita al Cip: “Italia leader del movimento paralimpico”

Il presidente dell'International Paralympic Committee accolto da Pancalli: "Già al lavoro per Milano Cortina 2026"

Pubblicato:28-09-2022 18:40
Ultimo aggiornamento:28-09-2022 18:40

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ROMA – “L’Italia sta diventando un Paese leader all’interno del movimento paralimpico, anche a livello organizzativo. Un modello di crescita e risultati con un’intera generazione di atleti incredibili, non vediamo l’ora di vedere cosa succederà a Milano Cortina 2026″. Parola del presidente del Comitato Paralimpico Internazionale, Andrew Parsons, che questa mattina ha visitato la sede del Cip, il Comitato Italiano Paralimpico, accolto dal presidente Luca Pancalli. Per Parsons si è trattato della prima visita nel quartier generale dell’Italia paralimpica a via Flaminia Nuova, in occasione del suo viaggio a Roma per l’evento ‘Sport for All’ che si terrà in Vaticano.

PANCALLI: “UN GRANDE ONORE OSPITARE PARSONS”

“È un grande onore ospitare per la prima volta nella nostra sede il presidente Parsons”, ha commentato Pancalli. “Abbiamo voluto organizzare questo incontro in concomitanza con l’evento in Vaticano che pone lo sport al centro dell’attenzione come messaggio e strumento di contaminazione positiva della società civile”. Si tratta, ha sottolineato il presidente del Cip, “di un mondo molto articolato ma noi abbiamo necessità di punti fermi, perché dove inizia il diritto di un individuo finisce quello di qualcun altro”.


PARSONS: “MOVIMENTO ITALIANO IN GRANDE CRESCITA CON IL ‘MODELLO PANCALLI'”

Dalla Giornata internazionale dello sport paralimpico, che si terrà a Parigi il prossimo 8 ottobre in vista dei Giochi del 2024, al Festival della Cultura paralimpica in programma a Milano dall’11 ottobre, il prossimo sarà un mese denso di appuntamenti per il movimento: “C’è grande collaborazione con il Comitato Olimpico Internazionale con cui stiamo lavorando molto bene. Dopo 12 anni riporteremo il movimento paralimpico nel cuore dell’Europa, saranno Giochi molto importanti”, ha sottolineato Parsons. Per il numero uno dell’Ipc l’appuntamento di Milano “è una grande idea per promuovere i Giochi del 2026 cominciando a organizzare iniziative già dagli anni precedenti. È molto importante, perché la combinazione tra cultura e sport è fondamentale per creare una società più inclusiva: sfortunatamente non potrò essere presente al Festival di quest’anno, ma il prossimo non me lo perderò”.

Le ultime due edizioni dei Giochi Olimpici e Paralimpici sono state segnate dalla pandemia e dalla guerra in Ucraina. Due manifestazioni ‘diverse’ dal solito che contribuiranno ad innalzare le aspettative per i prossimi appuntamenti. Che novità si aspetta dunque Parsons a partire da Parigi? “Innanzitutto gli spettatori- la sua risposta- Le ultime due edizioni dei Giochi sono state molto complicate e complesse, ci aspettiamo di trovare molto più pubblico sul posto. Per via della pandemia i Giochi sono stati diversi non soltanto per l’assenza o la presenza limitata di spettatori, e nel 2022 c’è stata anche l’ulteriore complicazione di una guerra con l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia”. Inoltre “dopo il grande successo del ‘tour’ in Asia si torna in Europa. In particolare vediamo in Milano Cortina 2026 una grande opportunità di cambiamento e crescita per l’Italia, dove il movimento paralimpico è in un momento molto speciale e di grande sviluppo”. Parsons ha parlato di “un ‘modello Pancalli’ che ha funzionato in maniera incredibile ed è andato a beneficio non solo del medagliere e degli atleti ma dell’intero movimento: si stanno ispirando generazioni di giovani ragazzi con disabilità e di cittadini italiani”.

Per quanto riguarda il futuro delle Paralimpiadi, ha spiegato Parsons, “stiamo lavorando insieme al Cio per il cambiamento, ci sono tante cose che stanno bollendo in pentola dalla riduzione dei costi dei Giochi fino all’ottimizzazione dei luoghi dove si svolgono le gare”. Al momento, però, “non pensiamo all’introduzione di nuovi sport nei Giochi estivi e invernali, quanto piuttosto a una crescita controllata del numero degli atleti: nelle Paralimpiadi invernali al momento siamo a 660 e c’è più spazio di crescita, mentre in quelle estive siamo a 4.350 ed è stato forse raggiunto il picco”. L’obiettivo, comunque, “è quello di attirare sempre più pubblico nuovo agli eventi paralimpici, vogliamo espandere e allargare il movimento anche a nuovi mercati, partendo da Europa e Usa fino ad America Latina e Oceania”. Da conseguire, infine, anche “l’obiettivo dell’equilibrio di genere, il cosiddetto ’50-50 gender balance’: non ci siamo ancora, ma agli ultimi Giochi estivi abbiamo raggiunto il 42,5% di atlete. Un primo risultato che non è stato però ancora raggiunto in quelli invernali e che per noi rappresenta una priorità“, ha concluso il presidente dell’International Paralympic Committee.

L’ANNUNCIO DEL PRESIDENTE DELL’IPC: “A NOVEMBRE LA DECISIONE SUL REINTEGRO DEGLI ATLETI RUSSI”

La visita di Parsons al Cip è stata anche l’occasione per annunciare novità sul fronte del reintegro degli atleti russi nelle manifestazioni paralimpiche: “A metà novembre l’Assemblea generale dell’Ipc si riunirà a Berlino e si deciderà sulla partecipazione degli atleti russi al movimento paralimpico, sarà il primo argomento della riunione. Siamo consapevoli di essere in un momento molto importante, con Parigi 2024 in vista e le qualificazioni paralimpiche già in corso”, le parole del numero uno dell’Ipc.

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