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Nasce la Giunta Bucci bis a Genova: 11 assessori e 6 consiglieri delegati

Il sindaco tiene la delega alla Cultura ma cerca un esterno. A Italia Viva un assessore e un consigliere. In totale sono sette le donne

Pubblicato:28-06-2022 13:59
Ultimo aggiornamento:28-06-2022 15:35

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GENOVA – Undici assessori, di cui cinque donne, più il sindaco e sei consiglieri delegati, tra cui due donne.
Nessuna sorpresa clamorosa rispetto alle anticipazioni della vigilia per la nuova giunta del Comune di Genova, la seconda consecutiva di Marco Bucci. Stamattina la presentazione ufficiale nel Salone di Rappresentanza di Palazzo Tursi.

Nessun assessore esterno, la parte del leone la fa la lista del sindaco, che oltre a Bucci si aggiudica quattro assessori, di cui uno in quota Italia Viva. Poi, due assessori a testa per Fratelli d’Italia, Lista Toti e Lega, uno per Forza Italia. Nomi e deleghe sono quelli già filtrati nei giorni successivi al voto.
Bucci tiene per sé, tra le altre deleghe e quelle poi affidate ai consiglieri, le competenze per i Rapporti con Porto Antico e Cultura. Quest’ultima, però, nei prossimi mesi potrebbe essere affidata a un assessore esterno: “In questi quindici giorni non siamo ancora riusciti a trovare la persona giusta”, ammette il primo cittadino. Ma questo comporterebbe un addio tra gli assessori presentati oggi, “salvo che qualcuno nel frattempo riformi il Testo unico della pubblica amministrazione”, sottolinea Bucci.

GLI ASSESSORI CONFERMATI

Vicesindaco sarà Pietro Piciocchi, che tiene gli incarichi pesanti a Bilancio, Lavori pubblici, Opere strategiche infrastrutturali e Rapporti con i Municipi. Sempre in quota Bucci, riconfermato Matteo Campora, con le deleghe impegnative dei cinque anni precedenti a Trasporti e mobilità integrata, Ambiente, Rifiuti, Energia e Transizione ecologica. Terza conferma sempre tra le file del sindaco anche per l’assessore Lorenza Rosso, che alle deleghe uscenti di Avvocatura, Affari legali e Famiglia, unisce quelle per Servizi sociali, che torna come promesso dal sindaco dopo il rimpasto di metà primo mandato, e Disabilità.


Conferma dal primo ciclo per il totiano Francesco Maresca, che tiene le deleghe a Porto, Mare e Pesca e aggiunge quella al Patrimonio. Sesta e ultima conferma in quota Lega per Paola Bordilli, assessore a Commercio, Artigianato, Pro loco e Tradizioni cittadine. “Promosso” in giunta dopo cinque anni di delega da consigliere Sergio Gambino, il più votato di Fratelli d’Italia, a cui oltre alla Protezione civile, vanno Sicurezza e Polizia locale, “scippate” alla Lega.

LE NEW ENTRY IN GIUNTA

Cinque le new entry pure: quella politica più interessante è Mauro Avvenente, ex capogruppo di Italia Viva, che avrà le deleghe strategiche a Manutenzioni, Decoro urbano e Centri storici. Altro assessore “pesante” è Mario Mascia, ex capogruppo di Forza Italia, che si occuperà di Urbanistica, Demanio marittimo, Sviluppo economico, Lavoro e Rapporti sindacali. Erano consigliere comunali anche due nuove assessore: Francesca Corso, in quota Lega, con deleghe a Marketing territoriale, Politiche per i giovani, Disagio e solitudine, Pari opportunità e animali, e Marta Brusoni, ora in quota Toti, con deleghe a Personale, Politiche dell’istruzione, Servizi civici, e Informatica. Unica a non essere stata nemmeno in consiglio comunale negli ultimi cinque anni è Alessandra Bianchi, in quota Fratelli d’Italia e seconda più votata del suo partito, che sarà assessore a Impianti e attività sportive e Turismo.

I CONSIGLIERI DELEGATI

Sei i consiglieri delegati, due in quota Fratelli d’Italia, due in quota Lega, uno in quota Toti e uno in quota Bucci-Italia viva. Confermato e unico nome non uscito nei retroscena delle scorse settimane, il leghista Fabio Ariotti, che si occuperà di Partecipazione; sempre per il Carroccio, Alessio Bevilacqua, new entry, avrà l’incarico alla Tutela e allo sviluppo delle vallate. Nuova di Palazzo Tursi è anche la totiana Federica Cavalleri, con incarico ai Grandi eventi. L’ex assessora al Turismo, in quota Fdi, Laura Gaggero, si occuperà di Innovazione, e sempre per il partito di Giorgia Meloni, bis in Sala Rossa, questa volta con delega alle Politiche della casa, per Valeriano Vacalebre. Infine, novità anche per Davide Falteri, che sarà delegato ai nuovi insediamenti aziendali.

IL NUOVO SINDACO DEI GIOVANI

Già convocata la prima seduta del Consiglio comunale per martedì 5 luglio, una settimana in anticipo rispetto a quanto annunciato da Bucci: il presidente dell’assemblea, salvo sorprese in aula, dovrebbe essere Carmelo Cassibba, sempre in quota Bucci. Stamattina è stato presentato anche il nuovo sindaco dei giovani, selezionato da un bando del Comune, che sarà Benedetto Pesce Maineri, sedicenne studente del liceo classico D’Oria.

IL SINDACO: “TUTTI AL LAVORO DALLE 7 ALLE 23”

“Abbiamo rispettato i tempi, in quindici giorni siamo riusciti ad avere la Giunta: questo per me è motivo di orgoglio”. Così il sindaco di Genova, Marco Bucci, stamattina presentando la nuova giunta comunale. “Non siamo qui ad asciugare gli scogli – dice il primo cittadino per esortare i suoi assessori e consiglieri delegati a mettersi subito all’opera – siamo qui a lavorare duro, dalle sette di mattina alle undici di sera. Non sarà una vita facile per nessuno, ma è un impegno a servizio della città. Ci aspettano tantissimi progetti e grandissimi investimenti da mettere a terra: c’è tanto lavoro da fare e confidiamo nella collaborazione di tutti”. Non ha chiesto direttamente agli assessori di lasciare eventuali altri impieghi, ma è come se lo avesse fatto: “Ho chiesto che tutti siano disponibili dalle 7 alle 23, sabato e domenica compresi – spiega – poi, se dalle 23 alle 7 vogliono fare un altro lavoro, non mi riguarda”.

La prima seduta ufficiale di giunta è stata convocata per giovedì prossimo, 30 giugno, alle 15. Ma oggi, poco prima della conferenza stampa, sindaco, assessori e consiglieri delegati si sono incontrati al completo per la prima volta. “Abbiamo già fatto il primo tagliando”, scherza Bucci. Che poi, però, mette tutti in allerta: “Ho detto a tutti che la sedia è fragile per tutti, sindaco compreso, che forse ha la sedia più fragile per tutti perché bastano un paio di votazioni in Consiglio comunale che non vanno per il senso giusto e il sindaco si deve mettere in discussione. Ma la Giunta è forte quando tutte le sedie fragili lavorano assieme come team. Nessuno ha la garanzia dei cinque anni, lo sanno tutti benissimo“.

E le garanzie diminuiscono ancora, poco dopo, quando annuncia di essere alla ricerca di un assessore esterno per la Cultura, che per forza di cose dovrà prendere il posto di uno di quelli presentati oggi. “Se non cambia il Testo unico e dobbiamo andare avanti con undici assessori faremo delle scelte“, conferma. Il sindaco traccia già l’identikit del possibile, futuro, nuovo ingresso: “Cerchiamo una persona non solo in grado di fare quello che è stato fatto in questi cinque anni, con il 2022 che è stato sicuramente il miglior anno degli ultimi dieci per la cultura. Ma serve anche una persona che abbia una storia culturale a Genova, che rappresenti tutta la comunità culturale della città e sia in grado di parlare a tutta la dimensione culturale della città. Sono già in contatto con alcune persone e sono certo che troveremo quella giusta”.

Infine, un avvertimento anche ai consiglieri comunali, nuovi e di vecchio corso: “Nel momento in cui il lavoro fosse impossibile, sarei il primo ad andarmene, perché la città ha bisogno di un sindaco operativo. Un sindaco che non può lavorare perché non ha l’appoggio della maggioranza deve andarsene immediatamente, altrimenti danneggia la città. Se non c’è la maggioranza, il sindaco dà le dimissioni subito. Nelle difficoltà ci siamo sempre rimboccati le maniche e abbiamo trovato le soluzioni, ma nel momento in cui mi rendessi conto che le difficoltà non possono essere risolte e quindi diventerebbe impossibile andare avanti, sarei il primo a dare le dimissioni”, conclude Bucci.

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