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Liguria in tilt, nuovi incidenti e lunghe code verso Genova

Il sindaco Marco Bucci scrive alla ministra De Micheli a nome di tutti i primi cittadini: "Non ne possiamo più"

Pubblicato:18-06-2020 09:52
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 18:31

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GENOVA – Altro giorno, altri incidenti, altre code. Ma nell’occhio del ciclone resta sempre la rete autostradale intorno a Genova. Per un incidente che ha coinvolto due auto e un camion all’altezza del chilometro 22,5, ci sono nove chilometri di coda sulla A26 Genova Voltri-Gravellona Toce, tra la diramazione Predosa-Bettole e Masone, in direzione di Genova. Il traffico scorre su una corsia. Ai veicoli diretti a Genova si consiglia di percorrere la diramazione Predosa-Bettole e la A7 Milano-Genova verso il capoluogo ligure. E un secondo incidente è avvenuto tra quattro mezzi pesanti sulla A10, tra Arenzano e Genova Pra’ in direzione del capoluogo ligure. Al momento, sono segnalati quattro chilometri di coda. Altri tre chilometri, in direzione opposta, tra il bivio A10-A26 e Arenzano, questa volta per lavori.

Polemiche, inoltre, anche per le chiusure dell’ultima notte: chi da Genova voleva raggiungere Savona sulla A10 è stato costretto a imboccare la A26, uscire a Masone e tornare verso il mare attraverso la statale del Turchino perché il casello di Masone è chiuso in entrata per frana.

Intanto è partita la lettera del sindaco di Genova, Marco Bucci, al ministro Paola De Micheli, in qualità di rappresentante di tutti i primi cittadini liguri come presidente dell’Anci regionale. “Mi permetto di scriverle perché le immagini e le notizie relative al congestionamento autostradale e, conseguentemente, di tutta la viabilità ligure, sono certo che l’avranno raggiunta ed avranno colpito la sua attenzione- si legge nella lettera- noi sindaci liguri non ne possiamo più di vederle dal vivo né di misurare lo stato di stress sopportato dalle nostre comunità locali”.


Per questo, come annunciato ieri, Bucci chiede al ministro “un incontro urgente per poterle rappresentare il nostro disagio e convenire insieme sulle più opportune urgenti misure tese a risolvere questa sciagurata situazione”. Peraltro, aggiunge il primo cittadino, “questo dovrebbe essere il tempo della ripartenza, del rilancio, che, per noi, significa turismo ed accoglienza di visitatori, i quali, però, vedendo queste immagini e pensando a giornate intere bloccati in un abitacolo su un’autostrada, difficilmente saranno invogliati; ciò genera un danno notevole che si aggiunge a quanto già sopportato in questa fase di emergenza”.

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