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Scoppia una nuova polemica sulla giustizia. Al ministro Guido Crosetto che accusa i giudici di fare opposizione controbatte il presidente dell’associazione magistrati Giuseppe Santalucia che parla di “amara sorpresa” e di “semplificazioni rozze”. Santalucia auspica un chiarimento del ministro, ma ci tiene a fugare “qualsiasi sospetto e ombra- sottolinea- sul fatto che la magistratura, o suoi pezzi, facciano azioni eversive nei confronti del governo”. Il presidente del Senato Ignazio La Russa difende il ministro della Difesa sostenendo che in passato i giudici sono entrati “a gamba tesa” nel dibattito politico. “Minacciato per aver espresso un’opinione”, risponde Crosetto mentre Giuseppe Conte lo sollecita a riferire in Parlamento.
La sede romana di Pro Vita è stata vandalizzata durante il corteo della manifestazione contro la violenza sulle donne di domenica. Oltre alle scritte in vernice nera ‘Aborto libero’ sulle saracinesche, le vetrine sono state spaccate ed è stato ritrovato un ordigno esplosivo realizzato con polvere da sparo e miccia. La premier Giorgia Meloni si rivolge alla sinistra chiedendo la condanna di quanto avvenuto. “Non so come si pensi di combattere la violenza contro le donne rendendosi protagonisti di questi intollerabili atti di violenza”, scrive sui social. “Una sede devastata è inaccettabile sempre- continua la presidente del Consiglio- particolarmente se la si devasta nel nome delle donne violentate, picchiate o uccise”.
Ancora alta tensione tra il ministro Matteo Salvini e i sindacati. Il segretario della Cgil Maurizio Landini conferma di aver impugnato il provvedimento di precettazione dello sciopero generale del 17 novembre, e rimprovera il governo di voler ledere il diritto di manifestare. La precettazione, sottolinea Landini, è “un fatto autoritario e antidemocratico”.
Salvini sostiene che il diritto allo sciopero sarà sempre garantito, ma si prepara a dare battaglia anche su quello indetto per venerdì 15 dicembre. “Se qualcuno pensa di lasciare a piedi 20 milioni di italiani per rivendicazioni spesso politiche e non sindacali – continua Salvini – farà tutto quanto la legge mi permette”.
Le condizioni del Papa sono buone e stazionarie, non presenta febbre e la situazione respiratoria è in netto miglioramento. La tac ha escluso la polmonite. Lo riferisce il direttore della Sala stampa della Santa sede, Matteo Bruni.
Per facilitare il recupero del pontefice, alcuni impegni previsti per questi giorni sono stati rimandati. Altri, di carattere istituzionale o più facili da sostenere date le attuali condizioni di salute, sono stati mantenuti, spiega la sala stampa vaticana. Intanto, in vista della Cop28 che si apre il 30 novembre prossimo a Dubai, per la prima volta la Santa sede parteciperà alla trattativa come una parte in causa e non come osservatore.
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