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La Campania miete vittime eccellenti: ko Di Maio, Caldoro e Lonardo

Napoli e provincia sono feudo indiscusso M5s. Le altre province tutte schierate con il centrodestra. Eletto Matteo Renzi

Pubblicato:27-09-2022 13:32
Ultimo aggiornamento:27-09-2022 13:32

di maio
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NAPOLI – Conta degli eletti, ma anche degli esclusi eccellenti. Napoli e provincia sono feudo indiscusso del Movimento 5 stelle: vinti gli 11 uninominali su 11 tra Camera e Senato. In Campania eletti al proporzionale altri 13 parlamentari, per un totale di 24.

Le altre province della Campania sono tutte schierate con il centrodestra, che vince tutti i 10 uninominali tra Camera e Senato. Perde per un punto percentuale – circa 1.500 voti su 50mila raccolti – il collegio di Somma Vesuviana la meloniana Marta Schifone, figlia dello storico esponente di Alleanza Nazionale Luciano, che però entra alla Camera grazie alla candidatura al plurinominale.

Non ce la fanno Luigi Di Maio (centrosinistra), Sandro Lonardo Mastella (Noi di Centro), Stefano Caldoro (centrodestra), Pina Castiello (Lega). Non eletta in regione Valeria Valente (centrosinistra) che però trova in Puglia la strada per tornare in parlamento. Eletta ufficialmente in Puglia anche la ministra uscente Mara Carfagna (Iv-Azione) che non l’ha spuntata all’uninominale di Fuorigrotta, ma che aveva virtualmente conquistato il seggio nel plurinominale Campania 2.


Eletto in Campania anche il leader di Italia Viva Matteo Renzi.

Nella disfatta del Pd la Campania sorride ai forestieri: eletti i ministri uscenti Dario Franceschini e Roberto Speranza, l’ex numero uno della Cgil Susanna Camusso. Tra gli autoctoni bollino verde al volto giovane dei dem, Marco Sarracino, al figlio del governatore campano Piero De Luca e a Stefano Graziano.

Fuori dai giochi nomi importanti del centrosinistra come Paolo Siani e Sandro Ruotolo, e volti noti del Pd locale come Loredana Raia, Lello Topo, l’ex presidente del Consiglio regionale campano Rosetta D’Amelio.

Non ce la fa a superare lo sbarramento l’ex sindaco di Napoli Luigi de Magistris con la sua Unione Popolare.

Entrano in parlamento anche quattro consiglieri regionali: Gianpiero Zinzi e Attilio Pierro (Lega), Annarita Patriarca (Forza Italia) e Michele Schiano di Visconti (FdI). Esclusi, invece, Severino Nappi (Lega) e Francesco Emilio Borrelli (Verdi-Sinistra).

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