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Mondiali di scherma, l’ucraina non concede il saluto: la rivale russa blocca la pedana

È successo al termine della sfida tra Charlan e Smirnova

Pubblicato:27-07-2023 14:28
Ultimo aggiornamento:27-07-2023 18:01

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ROMA – La politica all’assalto dei Mondiali di scherma. L’ucraina Charlan a fine assalto non ha voluto salutare la rivale russa Smirnova, che per protesta ha bloccato la pedana con un sit-in di quasi un’ora. L’incontro di sciabola è durato meno di sette minuti – racconta la Faz – L’olimpionica Charlan ha vinto 15-7. Ma Smirnova ha rifiutato di lasciare la pedana dopo che Charlan non le ha concesso la stretta di mano obbligatoria dopo la sfida. Dopo venti minuti di silenzio, un allenatore le ha portato una sedia, su cui la russa si è seduta, accigliata. Altri 20 minuti dopo, il funzionario tedesco Dieter Lammer le ha tolto la sedia e l’ha esortata a porre fine al suo sit-in. Cinque minuti dopo la Smirnova ne ha avuto abbastanza. Dopo che la sua dimostrazione era durata circa 50 minuti, la russa ha finalmente liberato la pedana rossa. Il duello tra la quattro volte campione del mondo individuale Charlan e Smirnova è stato il primo scontro diretto tra un atleta ucraino e un russo nella scherma da quando l’esercito russo ha attaccato l’Ucraina. Il saluto sportivo alla fine di un assalto è solitamente un gesto obbligatorio tra gli schermitori. Chi lo rifiutava veniva squalificato. Ms dopo il Covid non è più considerato obbligatorio.

MINISTRO ESTERI UCRAINA: SMIRNOVA GIOCA SPORCO COME RUSSIA

Il caso della schermitrice Olga Kharlan, coinvolge anche il Ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba. Secondo Kuleba il comportamento della russa Smirnova rappresenta perfettamente quello dell’esercito russo sul campo di battaglia.


Su Twitter Kuleba ha difeso l’atleta connazionale, accusando l’avversaria di aver giocato sporco: “Anna Smirnova ha perso sul campo e ha deciso di giocare sporco con lo show della stretta di mano. È esattamente il modo in cui l’esercito russo agisce sul campo di battaglia. Olha Kharlan ha vinto la sfida e ha mostrato dignità. Esorto la federazione a ripristinare i diritti di Kharlan e a permetterle di continuare a competere”.

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