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De Benedetti: “Se la destra vince le elezioni è una catastrofe. Serve un nuovo Cln come contro Mussolini”

L'imprenditore al 'Corriere della Sera': "Meloni parla da fascista, per fermare la destra serve un fronte repubblicano con tutti dentro come quando il Duce era il nemico comune"

Pubblicato:27-07-2022 16:48
Ultimo aggiornamento:27-07-2022 16:49

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ROMA – “Mai finora avevamo vissuto il rischio di uscire dalla nostra collocazione internazionale, di rompere le nostre alleanze storiche. Corriamo il pericolo più grave nella storia della Repubblica. La vittoria della destra alle prossime elezioni sarebbe una catastrofe”. Lo dice Carlo De Benedetti, intervistato dal ‘Corriere della Sera’.

“IN SPAGNA MELONI HA PARLATO DA FASCISTA”

L’imprenditore per una volta mette da parte la rivalità storica con Silvio Berlusconi: “Berlusconi non c’è più. Ci sono le sue badanti, che rispondono a Salvini. E c’è la Meloni. I toni del suo discorso in Spagna, dai franchisti di Vox, erano inequivocabilmente e tecnicamente fascisti – afferma De Benedetti – Del resto la sua storia, la sua cultura è quella. Ma i contenuti sono anche peggio”.

“LA DESTRA ITALIANA HA ORBAN COME MODELLO”

La nostra destra è biecamente fascista e nazionalista – prosegue l’imprenditore – Salvini è un personaggio da bar. La Meloni ha detto in sostanza: abbasso Bruxelles, viva le nazioni. Il suo modello è Orbán. Con lei alla guida, l’Italia diventerebbe come l’Ungheria. So per certo, dalle mie fonti nel Dipartimento di Stato, che l’amministrazione americana considera orripilante la prospettiva che questa destra vada al governo in Italia“.


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“PER FERMARE LA DESTRA SERVE UN NUOVO CLN”

Insomma, per De Benedetti “questa destra va fermata. E per fermarla si deve costruire un fronte repubblicano, con un programma marcatamente riformista“. E alla domanda su chi deve starci dentro, l’imprenditore risponde: “Tutti. Letta, Renzi, Calenda, Speranza, Brunetta, Gelmini… Dobbiamo entrare in una logica di Cln. Nel Comitato di liberazione nazionale c’erano tutti, comunisti e monarchici, azionisti e cattolici: perché bisognava combattere un nemico comune, Mussolini”.

Sul Movimento 5 Stelle il cui leader Giuseppe Conte promette di correre da solo alle urne, De Benedetti dichiara: “I 5 Stelle sono finiti; non possono provocare altri danni. Hanno fatto una sola cosa giusta: il reddito di cittadinanza, perché non possiamo lasciar morire la gente di fame”.

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