NEWS:

Natalità, Meloni: “Il declino non è un destino ma una scelta che si può ribaltare”. L’utero in affitto? “Pratica disumana”

La premier al convegno 'Per un'Europa giovane - Transizione demografica, ambiente, futuro': "La priorità del governo è invertire la narrazione dei cattivi maestri"

Pubblicato:12-04-2024 15:35
Ultimo aggiornamento:13-04-2024 11:34

meloni natalità
FacebookLinkedInXEmailWhatsApp

ROMA – “Il declino non è un destino, ma è sempre una scelta che si può ribaltare. Per la prima volta nella storia di questo Paese la sfida demografica è al centro dell’agenda del governo“. Lo ha detto il premier Giorgia Meloni, intervenendo al convegno ‘Per un’Europa giovane – Transizione demografica, ambiente, futuro’ alla presenza di esponenti del Governo e della Commissione europea.
“È la prima volta che alla natalità è dedicato un ministero, ma non è solo scelta lessicale. Anche con le ormai note difficoltà di bilancio che abbiamo ereditato, abbiamo fatto sforzi importanti a livello di risorse con 2,5 miliardi di investimenti diretti per le famiglie, per un totale di benefici indiretti pari a 16 miliardi”, ha aggiunto. “La decrescita non è mai felice e se la applichi alla natalità e alla demografia rischia di compromettere qualsiasi futuro possibile di compromettere le fondamenta su cui si regge il nostro welfare. Potevamo assecondare questo pensiero dominante e buttarci anche noi nel precipizio della glaciazione demografica oppure potevamo ribadire che il declino non è mai un destino, che è sempre una scelta. È una scelta che si può ribaltare, rimboccandosi le maniche”, ha concluso Meloni.

MELONI: STOP TESI SURREALI, ITALIA E UE SU ORLO PRECIPIZIO

“Nessun intervento concreto sarà mai sufficiente se a monte non invertiamo la narrazione che per anni è stata fatta: è stato detto per decenni che mettere al mondo un bambino avrebbe compromesso libertà, sogni, carriera, in alcuni casi la bellezza, che quindi era una scelta che in fondo non era conveniente. Per decenni cattivi maestri hanno proclamato che la genitorialità era un concetto arcaico, negli ultimi tempi si è sostenuta la follia che mettere al mondo un bambino è un atto contro l’ambiente”, ha detto Meloni. “Credo che queste tesi surreali, vecchie e nuove, rischino di trascinare l’Italia e l’Europa sull’orlo del precipizio”, ha concluso il presidente del Consiglio.

MELONI: PRIORITÀ GOVERNO, INVERTIRE NARRAZIONE CATTIVI MAESTRI

Per Meloni “questa è una materia che tutti sanno essere una priorità assoluta di questo governo: per noi la sfida demografica, la sostenibilità economica a cui è connessa, rappresenta una delle principali sfide: non serve a niente gestire il presente se non si mette in sicurezza il futuro. Il governo ha la responsabilità di garantire un futuro alla propria nazione. Considero un cambio di passo fondamentale l’approccio con cui questo governo affronta queste tematiche rispetto al passato”. Transizione demografica, ambiente, futuro”. “Nessun intervento concreto sarà mai sufficiente se a monte non invertiamo la narrazione che per anni è stata fatta: è stato detto per decenni che mettere al mondo un bambino avrebbe compromesso libertà, sogni, carriera, in alcuni casi la bellezza, che quindi era una scelta che in fondo non era conveniente”, ha aggiunto Meloni, secondo la quale messaggi simili sono arrivati anche da “cattivi maestri, in alcuni casi da cattedre da cui si dava il 6 politico“.


MELONI: UTERO IN AFFITTO PRATICA DISUMANA, PRESTO LEGGE PER REATO UNIVERSALE

La premier si è espressa anche sul concetto di maternità surrogata: “Considero quella dell’utero in affitto una pratica disumana e sostengo la proposta per l’istituzione del reato universale. Spero sia approvata quanto prima”. “Nessuno mi può convincere che sia un atto di libertà affittare il proprio utero, nessuno mi può convincere che sia un atto d’amore considerare i figli come un prodotto da banco in un supermercato”, ha incalzato il presidente del Consiglio. “Non è un atto d’amore trasformare il legittimo desiderio di avere un figlio in un diritto che puoi ottenere con qualsiasi mezzo possibile”, ha concluso.

Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it