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La strage di Ustica 43 anni fa, Mattarella: “Ferita ancora aperta, cercare i tasselli di verità mancanti”

"Una completa verità non è stata pienamente raggiunta", ha ricordato il presidente Mattarella invitando "a non desistere, a ricercare i tasselli mancanti e a rispondere al bisogno di verità a giustizia"

Pubblicato:27-06-2023 09:48
Ultimo aggiornamento:30-06-2023 01:33
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ustica museo bologna
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BOLOGNA – “La sera del 27 giugno di 43 anni or sono venne scritta una delle pagine più dolorose e buie della nostra recente storia. Un aereo di linea in viaggio da Bologna a Palermo, con 81 persone a bordo, di cui 13 bambini, precipitò nel mare vicino Ustica senza lasciare scampo a nessuno. Fu una tragedia immane. La Repubblica è vicina ai familiari delle vittime ed è partecipe del loro insuperabile dolore.
La memoria continua a sollecitare solidarietà e impegno comune”. A ricordare la strage di Ustica è il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.

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“OPACITÀ E AMBIGUITÀ, FU DIFFICILE APRIRE VARCHI SULAL VERITÀ”

Quando avvenne la tragedia– prosegue Mattarella- una cappa oscurò circostanze e responsabilità. Fu difficile aprire varchi alla verità sulla strage; anche a causa di opacità e ambiguità. L’impegno dei familiari è stato prezioso. Alla loro tenacia e alla professionalità di donne e uomini delle istituzioni si devono i passi avanti compiuti per smentire l’ipotesi iniziale di un cedimento strutturale del velivolo e ricostruire la dinamica degli eventi”.


“UNA COMPLETA VERITÀ NON È STATA RAGGIUNTA”

Una completa verità non è stata pienamente raggiunta nelle sedi proprie e questo rappresenta ancora una ferita per la sensibilità dei cittadini”, dice ancora Mattarella. “I risultati ottenuti spingono a non desistere, a ricercare i tasselli mancanti, a superare le contraddizioni e rispondere così al bisogno di verità e giustizia”.

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