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Tg Politico Parlamentare, edizione del 26 novembre 2021

In questa edizione si parla del patto del Quirinale tra Francia e Italia, della crisi demografica, della variante sudafricana e dello scontro tra Parigi e Londra sui migranti

Pubblicato:26-11-2021 19:10
Ultimo aggiornamento:26-11-2021 19:34
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FRANCIA E ITALIA INSIEME PER UNA NUOVA EUROPA

Italia e Francia ancora più vicine. La firma del trattato del Quirinale sancisce una nuova fase nei rapporti tra i due Paesi. “È un momento storico”, ha commentato il presidente del consiglio Mario Draghi insieme al presidente di Francia Emmanuel Macron. Dodici gli articoli per altrettanti campi di applicazione, nell’ottica della cooperazione rafforzata tra Roma e Parigi. Un vero e proprio asse, che si affianca a quello avviato dall’Eliseo con Berlino. Ma Francia e Italia intrecciano ancora di più le rispettive politiche, in una sorta di patto di consultazione in chiave europea. Previsto anche lo scambio di ministri nelle riunioni dell’esecutivo. “Ci uniscono gli stessi valori repubblicani”, ha detto Draghi, richiamando poi la necessita’ di rivedere le regole del patto di stabilita’ europeo. “C’è intimità, noi siamo voi”, ha chiosato Emmanuel Macron citando Montaigne.

COVID, L’ITALIA VIETA L’INGRESSO DA 7 STATI AFRICANI

L’Italia prova a fermare la nuova variante del Covid scoperta in Sudafrica. Il ministro della Salute Roberto Speranza ha firmato una nuova ordinanza che vieta l’ingresso nel nostro Paese alle persone che negli ultimi 14 giorni sono state in Sudafrica, Lesotho, Botswana, Zimbabwe, Mozambico, Namibia e Eswatini. La variante, scoperta per la prima volta nello stato africano del Botswana a inizio novembre, possiede più di 30 mutazioni nella proteina “spike”, quella che il coronavirus utilizza per eludere le difese delle cellule del nostro organismo. A suscitare preoccupazione il fatto che la variante sia sensibilmente diversa dal virus isolato a Wuhan e su cui sono stati costruiti i vaccini.

È CRISI DEMOGRAFICA: SOLO 58 MLN PERSONE NEL 2030

In Italia nascono sempre meno bambini e la crisi demografica si riflette sul paese. Al primo gennaio del 2020 la popolazione residente sfiorava i 60 milioni, numero destinato a crollare visto che l’Istat stima 58 milioni di persone nel 2030 e 54 nel 2050. Fosche previsioni sul futuro che si rifletteranno anche sull’economia. In questo quadro, il rapporto tra giovani e anziani sarà di 1 a 3 nel 2050 e la popolazione in età lavorativa sarà la metà del totale. Secondo l’Istat entro 10 anni quasi tutti i Comuni avranno subìto un calo di popolazione e più di una famiglia su cinque non avrà figli. Dal punto di vista sociale le ricadute saranno drammatiche: se poco più di un anno fa le persone che vivevano sole erano 8 milioni e mezzo, nel 2040 saranno oltre 10 milioni.


MIGRANTI, È SCONTRO TRA GRAN BRETAGNA E FRANCIA

È scontro tra Londra e Parigi sui migranti. Attraverso i social network, con un tweet per l’esattezza, Boris Johnson chiede alla Francia di riprendersi le “troppe” persone che continuano ad attraversare la Manica diretti in Inghilterra. “Sono sorpreso da metodi che non sono seri, non si comunica su questioni del genere via tweet”, ribatte freddo il presidente francese Emmanuel Macron. La tragedia della morte di 27 migranti in un naufragio al largo di Calais non è piaciuta a Downing Street che ora propone di lavorare ad un accordo bilaterale sui rimpatri anche con il resto dell’Unione europea. Londra vorrebbe radar e aerei per sorvegliare le partenze dalle coste francesi. Il pressing inglese, però, non piace a Parigi. Tanto che il ministro dell’Interno francese ha rinviato l’incontro con il suo omologo britannico previsto per domenica proprio a Calais.

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