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Africa, Macron-Merkel al G7: Stabilizzare l’area del Sahel, fermare terrorismo

I due leader hanno proposto non solo di rafforzare la missione militare, ma anche di estenderla ad altri paesi vicini

Pubblicato:26-08-2019 12:13
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 15:38

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ROMA – Anche la questione della sicurezza nell’area del Sahel è stata affrontata dai leader del G7, il summit dei leader delle economie più forti del mondo, che si è svolto ieri a Biarritz. A sollevare il tema, il presidente francese Emmanuel Macron, insieme alla cancelliera tedesca Angela Merkel. I due Paesi europei sono da tempo impegnati economicamente e militarmente in questa porzione d’Africa, minacciata dalle violenze dei gruppi armati locali. Una sfida che non solo compromette la tenuta delle istituzioni, ma anche la stabilità della regione, con ripercussioni importanti in termini di economia, sviluppo e flussi migratori.

Macron e Merkel hanno approfittato del consesso internazionale per proporre non solo di rafforzare la G5 Sahel, la missione militare che comprende Burkina Faso, Niger, Mauritania, Ciad e Mali, ma anche di estenderla ad altri paesi vicini. Secondo Macron, così come riporta la stampa straniera, bisogna “allargare il perimetro di sicurezza, a fronte dell’evoluzione delle minaccia terrorista” a partire dai Paesi dell’Ecowas, la Comunità degli Stati dell’Africa occidentale, molti dei quali non sono risparmiati dalle attività criminali dei medesimi gruppi. In particolare, ha proseguito Macron, si deve favorire l’adesione degli stati del Golfo di Guinea: Costa D’Avorio, Senegal e Ghana, i quali come ha chiesto il presidente francese, andranno sostenuti attraverso specifici aiuti economici da parte della comunità internazionale. Rafforzare la cooperazione militare quindi, ma anche quella doganale, economica e dei servizi, in modo da “favorire un’azione molto più incisiva“.

Un’idea che trova il favore del presidente del Burkina Faso, Roch Marc Christian Kaboré, invitato ai lavori del G7, che tuttavia ha esortato i partner a “trovare una soluzione alla questione libica, che ci permetterà non solo di frenare il dilagare del terrorismo nel Sahel ma anche nei Paesi costieri”. Germania e Francia contano centinaia di uomini nei Paesi del G5 Sahel, che collaborano al fianco delle truppe locali fornendo anche formazione e supporto logistico. L’appuntamento di Biarritz ha fornito a Macron e Merkel un’ulteriore occasione per cercare di coinvolgere nell’iniziativa anche altre potenze, in modo da poter ridurre il proprio impegno. E’ la prima volta però che si propone di estendere la missione militare africana ad altre Paesi dell’area. Del tema, ipotizzano i giornali stranieri, si potrà forse parlare più concretamente al prossimo summit dell’Ecowas, che si terrà a metà settembre a Ouagadougou. In agenda già era prevista la discussione di una cooperazione militare che guardi anche all’Africa centrale. La G5 Sahel, che dal 2017 opera anche attraverso il mandato delle Nazioni Unite, ha ricevuto forti critiche in quanto non riuscirebbe a contenere tutti gli attacchi che in questi cinque Paesi non risparmiano obiettivi civili.


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