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VIDEO | Sovraindebitamento, Adicu presenta i risultati del progetto zona sicura

Negli ultimi anni il problema dei debiti è significativamente esploso e i casi di difficoltà nel pagamento delle rate sono diventati molto più numerosi: Adicu ha raccontato come può dare una mano ai cittadini in difficoltà

Pubblicato:26-06-2023 19:25
Ultimo aggiornamento:27-06-2023 10:26

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ROMA – La pandemia, il conflitto in Ucraina e il contesto economico incerto hanno portato a un aumento del numero di famiglie italiane sovraindebitate, facendo esplodere il problema dei debiti derivanti dai vari tipi di finanziamento. Le offerte di prestiti e la concessione di mutui hanno generato un aumento consistente di rate e somme da pagare, con il concreto rischio di subire un pignoramento. Se ne è parlato oggi, nella sede dell’agenzia di stampa Dire, a Roma, nell’ambito del convegno ‘La Composizione della crisi da sovraindebitamento’, promosso da Adicu – Aps, l’associazione a difesa dei consumatori e degli utenti. Un momento di confronto a conclusione del progetto ‘Zona sicura’, finanziato dalla Regione Lazio e dall’ex ministero dello Sviluppo economico, oggi ministero delle Imprese e del Made in Italy.

“Oggi parliamo di sovraindebitamento, con focus su consumatori ed utenti comprese le piccole e medie imprese- ha spiegato all’agenzia Dire Camillo Bernardini, presidente nazionale Adicu- Aps- Con il progetto Zona Sicura abbiamo svolto due attività: sportelli di assistenza ai consumatori e poi l’informazione e la divulgazione ai cittadini. Ci siamo occupati di convegni, webinar e distribuzione di opuscoli finalizzati alla richiesta consapevole del credito. Fino ad arrivare all’appuntamento di oggi in cui tiriamo le fila di tutto quello che abbiamo svolto durante l’anno a tutela dei consumatori.

“In questi anni il problema dei debiti è significativamente esploso, mettendo a rischio il regolare rimborso dei prestiti contratti per l’acquisto di qualsiasi bene di consumo- ha sottolineato Dalila Loiacono, segretaria nazionale Adicu Aps-. Anche i mutui hanno subito un aumento consistente delle rate non pagate o versate in ritardo con la conseguenza di pignoramenti laddove il debitore non è stato in grado di fronteggiare gli impegni presi. Quindi, laddove emergano criticità nel pagamento di un finanziamento, un mutuo, un prestito, è opportuno valutare soluzioni- quali rinegoziazioni, sospensioni etc- ha detto Loiacono al fine di prevenire azioni di recupero da parte delle imprese del credito.


L’avvocato Daniele Rossi ha parlato della prevenzione del sovraindebitamento, sottolineando che, soprattutto dopo la pandemia, i casi di difficoltà nel pagamento delle rate sono diventati molto più numerosi. Laddove non si sia riusciti ad arginare le criticità emerse nel pagamento del mutuo, è sempre possibile valutare delle strade alternative anche nella successiva fase esecutiva, quali la verifica della correttezza dei criteri contabili alla base delle pretese azionate in sede esecutiva da parte delle imprese del credito o rimettere in discussione i decreti ingiuntivi non opposti davanti al giudice dell’esecuzione laddove sia emerso un mancato controllo del primo giudice su eventuali clausole abusive nei contratti con i consumatori alla luce dell’arresto della Cassazione a Sezioni Unite con la sentenza n. 9479/2023.
Per questo, ha evidenziato l’avvocato, “in occasione della richiesta di un nuovo mutuo consigliamo di fare più ipotesi di piani di restituzione e un ricorso prudente al credito, per cercare di capire chiaramente le caratteristiche dell’operazione che si sta per concludere”.

L’istituto del sovraindebitamento e la valutazione del merito creditizio sono stati invece i temi affrontati dall’avvocato Roberto di Napoli. “La disciplina sulla composizione da sovraindebitamento, con alcune modifiche, è stata recepita nel codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza (d.lgs. 12 gennaio 2019, n. 14) introducendo benefici analoghi a quelli già previsti nella legge 3/2012 con alcune novità tra cui quella della procedura azionabile anche dai membri della stessa famiglia con unica istanza- ha spiegato l’avvocato-. Si può dire, insomma, che, ferma restando la responsabilità patrimoniale del debitore, lo Stato, con la disciplina di cui abbiamo accennato, è voluto andare incontro a chi, pur indebitatosi -non sempre per sua colpa esclusiva- viene ritenuto meritevole di ‘ristrutturare’ i propri debiti o di proporre un piano per liberarsi dalle catene del debito. Non va dimenticato- ha aggiunto- che se il diritto di credito è e deve essere sempre salvaguardato, la Costituzione prevede anche il dovere di solidarietà, soprattutto, nelle ipotesi in cui il cittadino o il consumatore dimostri di voler pagare il debito e chieda che i propri obblighi siano contemperati con il diritto a continuare a vivere”.

Tra i relatori anche l’avvocato Marco Scalseggi, che ha parlato del sovraindebitamento familiare e quindi dell’estensione delle tutele legislative previste dal Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza.
In conclusione Dalila Loiacono ha rivolto un appello al legislatore “affinché intervenga con la riapertura dei termini o, comunque, la reintroduzione della possibilità di domandare la sospensione delle procedure esecutive immobiliari finalizzata alla richiesta di rinegoziazione dei mutui o alla richiesta di finanziamenti, da parte dei parenti dei soggetti esecutati, per estinguere il debito e salvare l’abitazione”, ha detto in conclusione la segretaria di Adicu. A tal proposito, Dalila Loiacono ha anche ricordato che l’associazione ha lanciato anche una petizione sul suo sito (www.adicu.it) e invitato tutti gli interessati a firmarla.

L’avv. Loiacono ha infine rilevato l’importanza delle associazioni di consumatori quali portatori degli interessi dei cittadini in seno alle istituzioni al fine di sensibilizzare il legislatore su nuovi strumenti di tutela sociale per sostenerli nella situazione di sovraindebitamento e nelle inevitabili difficoltà economiche in cui vengono a trovarsi.

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