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Genova, crolla soffitto di una scuola a Sampierdarena. Municipio: “Negati fondi Pnrr”

Il distacco al Centro civico Buranello, quando l'edificio era ancora chiuso: nessun ferito. Colnaghi attacca: 'Per Comune altri più importanti'

Pubblicato:26-04-2023 12:07
Ultimo aggiornamento:26-04-2023 12:07

crollo soffitto scuola_genova sampierdarena
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GENOVA – Crolla una porzione di un soffitto in una scuola di Genova, all’interno del Centro civico Buranello, nel quartiere di Sampierdarena. A darne testimonianza il presidente del Municipio II Centro Ovest, Michele Colnaghi, in quota M5s. L’incidente si è verificato tra la notte e le prime ore della mattina, quando la scuola era ancora chiusa. “Fortunatamente non c’erano i ragazzi in classe– racconta Colnaghi- i detriti sono stati rimossi dalla nostra squadra tecnica e i ragazzi sono stati spostati in un’altra aula. Questa è una delle scuole per cui avevamo chiesto a più riprese interventi e che doveva essere inserita anche all’interno del Pnrr, ma sono state scelte scuole di altri ambiti, di una parte di Genova che per qualcuno è più importante. Sarei tanto curioso di andare a vedere se le altre scuole che sono entrate nel Pnrr, Terralba, Albaro, vivono questa situazione”.

A cedere, probabilmente a causa di un’infiltrazione, è stata una porzione di intonaco del soffitto che ha fatto crollare il sottostante controsoffitto. Colnaghi attacca l’amministrazione comunale di centrodestra: “Chiedo all’amministrazione cosa sarebbe successo se in aula ci fossero stati i ragazzi. Questa situazione potrebbe riproporsi anche in altre aree. Ci servono fondi e soldi: mi sembra inutile ricordare che vengono dati 30 milioni a un privato per spostare i depositi chimici a Sampierdarena, invece di utilizzarli in ambiti così importanti. Valutate voi se vale più la salute dei nostri ragazzi o lo spostamento dei depositi chimici, la realizzazione di una funivia che non porta da nessuna parte, l’organizzazione di feste e sagre in città. Credo che la salute dei nostri ragazzi e la stabilità delle nostre scuole sia molto più importante”.


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