NEWS:

Cittadinanza a Ramy, Salvini contestato dai fan: “Tu come la sinistra buonista”

La decisione di concedere la cittadinanza al ragazzino eroe Ramy costa cara al vicepremier leghista. Bufera sui social: "Ministro ci hai deluso"

Pubblicato:26-03-2019 18:24
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 14:17

FacebookLinkedInXEmailWhatsApp

ROMA – Doveva accadere: Matteo Salvini contestato per essere stato, proprio lui, troppo di sinistra. A scatenare il popolo del web, il caso di Ramy Shehata il tredicenne di Crema protagonista del salvataggio dello scuolabus a San Donato. Prima contrario, poi prudente, ora Salvini decide di concedere la cittadinanza italiana.

Ma a che prezzo? Sui social i fan fino a ieri osannanti, ammettono di essere disorientati. Di più: interpellano il loro ‘capitano’ con modi anche bruschi. Arrivano ad accusarlo di aver fatto come la sinistra, la famigerata ‘sinistra buonista‘.

LEGGI ANCHE: In Piemonte da solo, Salvini tentato dallo scacco a Berlusconi


Francesca Conti non ha dubbi: “Ho sentito parlare il ragazzino, mi spiace, ma ho sentito un’arroganza e una pretesa, in un modo che non mi è piaciuto per niente”.

Maria Luisa Tibasco si chiede: “Se hanno già tutti i diritti, qual è lo scopo dalla cittadinanza?”

Ma non sono solo gli italiani a non capire. C’e’ anche chi, come Maria Jose Toscano, immigrata in Italia da 13 anni, dissente con fermezza. “Io non capisco perché tutta questa storia della cittadinanza a quel ragazzino del pullman. Se non ho capito male è nato qui in Italia, fra un po’ potrà chiederla senza problemi… Io sono 13 anni che sono in Italia. Mia figlia di 12 anni è nata a Milano, ho sempre avuto il permesso di soggiorno. Mi sono sposata con un italiano, abbiamo due figli insieme e dopo 5 anni di matrimonio ancora non ho chiesto la cittadinanza perché sento che non mi serva un granché visto che ho una carta di soggiorno e già con quella se voglio viaggiare in Europa posso farlo. Anch’io non vorrei che la cittadinanza del mio paese venga data a chiunque”.

Tra i commenti c’è chi sceglie di farlo con una foto. Ecco comparire il primo piano di Salvini che fa il pollice verso. Segnale inequivocabile di contrarietà.

Vittorio Assoluti non si dà pace: “Ministro ha appena dato la cittadinanza al ragazzino dell’autobus di San Donato? Spero di no! La cittadinanza non è un premio della lotteria! Il ragazzino, poi, non è l’unico eroe di quell’atto terroristico, anche se è di sicuro il più arrogante”.

Rita Scopece ne fa una questione di riconoscenza. “Io non ho mai chiesto nessuna ricompensa per aver aiutato il prossimo ..e tu Matteo Salvini hai sbagliato a dare la cittadinanza a quel presuntuoso mocciosetto“.

Molti ricordano al ministro dell’Interno gli sbarchi, che a Lampedusa, avvertono, avvengono ancora. Altri ne fanno una questione di principio, seppure intesa in una chiave fortemente nazionalista.

Così Silvia Sissi Gilli: “Hai esaltato e dato la cittadinanza italiana al ragazzino di 13 anni Ramy ed hai ignorato Nicolò e Riccardo ugualmente eroi. Non va bene, non va affatto bene. Non sapevo dove scriverlo“, verga nero su bianco sulla bacheca facebook di Salvini.

Il ministro posta i dati sulle domande d’asilo. Meno 61 per cento. Respinte il 77 per cento. Solo il 2 per cento di permessi umanitari accordati. Ma anche questo non basta. Il popolo del web chiede di più.

Tommaso Menghini si domanda: “Io vedo le nostre città sempre più piene di extracomunitari, quando si inizia con le espulsioni? Mai?”.

Stefania Balbinot vede nero, in ogni senso: “E gli sbarchi continuano! Ormai possiamo dire che non si chiama più Italia ma Africa. Se avessi avuto la possibilità me ne sarei già andata dall’Italia, sempre peggio”.

Il fuoco di fila di contestazioni è così intenso che accade l’impensabile. Salvini viene difeso dalle accuse di buonismo. Lo fa ad esempio Sofia Rossi: “Criticate Salvini per qualche decina di persona sbarcata autonomamente senza l’ausilio di Ong. Ditemi come li fermate, meritate un governo Pd con ministro dell’interno Minniti che nel Luglio 2017 in un solo weekend ne ha fatti sbarcare 12.000, dodicimila. Siete di memoria labile e profondamente ingrati, è attaccato e insultato da tutti ma chi glielo fa fare”, si chiede Sofia.

Ingrato, il popolo del web non si ferma nemmeno dopo la sua tirata. “Non basta! Troppi criminali scorrazzano per le nostre città, patrie galere o centri di detenzione in attesa di espulsione”, tuona Carmine Armenti.

E viene nuovamente tirato in ballo Ramy. Così Franco Manzi: “Ministro- dice- sei una delusione per i cittadini italiani non si capisce perché si debba regalare la cittadinanza ad un ragazzo straniero che non fatto nulla da solo, è perché invece non si parla degli altri ragazzi italiani? Da oggi c’è una nuova regola: ogni immigrato che fa un’azione benevola avrà come riconoscimento la cittadinanza italiana. Invece agli italiani ‘cenere e carbone’. Non si regala la cittadinanza ma va acquisita con un percorso di integrazione di almeno dieci anni”.

Commento coronato da cinquantasette tra like e cuoricini. Edy Vanazzi va oltre il consentito. Accusa Salvini di essersi fatto influenzare dalla sinistra. Quella buonista dei porti aperti a tutti. “Intanto però- mette in chiaro- hai ceduto sulla cittadinanza al ragazzino del bus. La strumentalizzazione attuata dalla sinistra ha sortito i suoi effetti. Nulla contro il ragazzino che è stato bravissimo ma lui come altri suoi compagni. Adesso ai ragazzini italiani come lui che hanno fatto gesti eroici che si fa? Li facciamo senatori a vita? Assurdo”.

.


Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it