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Dopo i fatti di Pisa, in piazza i licei di Bologna: “Chi manifesta prende manganellate e denunce”

Dopo le violente cariche sugli studenti a Pisa durante il corteo pro Palestina di venerdì, a Bologna gli studenti di alcuni licei scendono in piazza contro il "clima repressivo"

Pubblicato:26-02-2024 19:37
Ultimo aggiornamento:28-02-2024 19:34
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BOLOGNA – Dopo le manganellate di Pisa, si muovono i licei bolognesi. Alcuni collettivi stanno lanciando in queste ore una manifestazione per venerdì, 1 marzo, con partenza da piazza San Francesco alle 15. Il corteo è annunciato dai collettivi di Minghetti e Copernico. “Pochi giorni fa a Pisa- si legge sui profili dei collettivi studenteschi- dei ragazzi della nostra età durante una manifestazione al fianco della Palestina e contro la guerra sono stati brutalmente caricati dalla polizia e ripetutamente colpiti in testa da manganellate. Ma questa è solo l’ennesima e ricorrente risposta che viene data a tutti coloro che si mobilitano (gli studenti in primis). Ricordiamo infatti ciò che è successo a Firenze e Catania nella stessa giornata e a Torino, Napoli e Bologna nei giorni precedenti”.

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Ormai da mesi, scrivono ancora i liceali, “vediamo inasprirsi sempre di più un clima di repressione continuo e martellante. Durante le manifestazioni veniamo manganellati, occupazioni e scioperi diventano pretesto per denunce e sospensioni, come è successo poche settimane fa ad uno studente di una scuola di Modena. La presenza della polizia nelle scuole è sempre più normalizzata, e lo sono in particolar modo le ripetute incursioni che la Cinofila compie nei nostri istituti interrompendo le lezioni come è successo qui a Bologna al Liceo Artistico Arcangeli”.


Per gli studenti un “chiaro sintomo di questo clima repressivo è la nuova ‘riforma Valditara‘, che prevede la modifica del voto in condotta per i suddetti studenti occupanti. Tale cambiamento fornisce, ovviamente, un ulteriore strumento a presidi e dirigenti d’istituto, che possono effettivamente adoperarlo per disincentivare iniziative studentesche”. Come studenti bolognesi, recita ancora il ‘manifesto’ dei collettivi, “davanti a tutto questo riteniamo ora più che mai necessario e doveroso mobilitarci affinchè quello che sta succedendo non passi inosservato“.
Questo venerdì, dunque, “scenderemo in piazza durante la manifestazione che come collettivo interscolastico abbiamo indetto contro una scuola gabbia problematica e sempre più opprimente. E in questa occasione saremo ancora più determinati portando avanti le nostre rivendicazioni da ogni scuola”.

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