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Stadio Roma, Legambiente: “Taglio torri troppo poco, resta errore Tor di Valle”

Legambiente prende le distanze dalla posizione di Roberto Della Seta, ex presidente dell'associazione, che è "coinvolto nel progetto in quanto consulente del costruttore"

Pubblicato:26-02-2017 12:42
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 10:57

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ROMA – “Il taglio delle torri e la riduzione delle cubature in variante al piano regolatore è un piccolo passo avanti, rispetto a un progetto immobiliare da oltre 500mila metri cubi in variante al Piano Regolatore, che nulla ha a che fare con lo Stadio della Roma. Si conferma l’errore dell’area scelta che rimarrà irraggiungibile con i mezzi pubblici, in particolare con la metropolitana, visto che il progetto sembra finanziare solo la riqualificazione della stazione di Tor di Valle ma continueranno a passare i soliti pochi, vecchi treni di una linea che funziona malissimo. Inoltre, a confermare l’errore nella scelta dell’area, è proprio il fatto che gran parte della cubatura da realizzare viene motivata con la spesa per la messa in sicurezza idrogeologica“. Questa è la posizione di Legambiente, “che non deve essere confusa con quella espressa nell’intervista rilasciata al quotidiano La Repubblica da Roberto Della Seta, ex presidente dell’associazione- precisa una nota- che in questa vicenda è coinvolto direttamente in quanto consulente del costruttore Luca Parnasi per l’operazione immobiliare dello Stadio”.

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