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Scienziate del team robotica femminile dell’Afghanistan arrivano in Messico, potranno chiedere asilo

Ad accogliere all'aeroporto la squadra di giovani, che nel 2017 balzarono all'onore delle cronache dopo aver vinto un importante competizione internazionale del settore, c'era anche il ministro degli Esteri, Marcelo Ebrard

Pubblicato:25-08-2021 11:29
Ultimo aggiornamento:25-08-2021 11:29
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ROMA – Sono giunte sane e salve in Messico cinque esponenti della squadra di robotica femminile dell’Afghanistan che nel 2017 balzò all’onore delle cronache dopo aver vinto un importante competizione internazionale del settore, diventando un simbolo dell’emancipazione delle donne nel Paese. A darne notizia sono stati media messicani e afghani concordanti.

Stando a quanto riferisce il quotidiano La Jornada le cinque ragazze, insieme al compagno di una di loro, sono partite da una destinazione che non è stata resa pubblica per ragioni di sicurezza e sono giunti ieri all’aeroporto capitale Città del Messico. Altre nove esponenti della squadra fuggite dall’Afghanistan, che domenica scorso è tornato sotto il controllo dei talebani dopo circa 20 anni, erano state accolte nei giorni scorsi in Qatar. Stando a un volontario citato in anonimato dal portale di notizie afghano Tolonews, il trasferimento delle scienziate è stato reso possibile da “un ampio sforzo internazionale e dal coordinamento di un gruppo di volontari”.

Ad accogliere le giovani scienziate in Messico c’era anche il ministro degli Esteri, Marcelo Ebrard, che su Twitter ha scritto che la squadra di robotica femminile “difende il sogno” di “un mondo “equo rispetto ai diritti di genere”. La sottosegretaria ai Diritti umani degli Esteri, Martha Delgado, ha comunicato alla stampa che le scienziate potranno ora ottenere un visto per la permanenza nel Paese per sei mesi con la possibilità di proroga, in attesa di decidere se fare richiesta di asilo politico nel Paese centramericano. La squadra di robotica nei primi mesi del 2020, nel pieno della prima fase della pandemia di Covid-19, ha lavorato a un progetto per la costruzione di economici ventilatori polmonari realizzati a partire dal riutilizzo delle componenti delle automobili.

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