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Cossutta (Casa delle donne): “L’Occidente ora è muto sull’Iran come sull’Afghanistan”

Intervista dopo la morte di Mahsa Amini: "Non solo discriminazioni, a Teheran e nel mondo c'è un'ondata di violenza"

Pubblicato:22-09-2022 14:55
Ultimo aggiornamento:22-09-2022 14:55

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ROMA – “L’Occidente oggi è muto: dopo aver dimenticato le donne di Kabul ora chiude gli occhi davanti alle ribelli di Teheran”. Maura Cossutta, presidente della Casa internazionale delle donne, parla con l’agenzia Dire delle proteste seguite in Iran alla morte della 22enne Mahsa Amini.

PROTESTE E VITTIME DOPO LA MORTE DELLA 22ENNE MAHSA AMINI

“La sua uccisione da parte della polizia morale iraniana è un episodio violentissimo che fa parte di una più ampia guerra contro le donne, combattuta ogni giorno non solo in Iran, ma ovunque vengano oppressi i più elementari diritti delle donne” denuncia Cossutta. “Mahsa è stata pestata a morte perché non indossava correttamente il velo: questa non è discriminazione, è un crimine, consumato sulla pelle di una ragazza di appena 22 anni”.

(Crediti foto Casa internazionale delle donne)


Secondo la presidente della Casa, “ora la rabbia delle donne iraniane, che coraggiosamente sfidano l’autorità bruciando gli hijab e tagliando i propri capelli in segno di solidarietà e protesta, sta portando a una nuova ondata di violenze, sotto gli occhi di un Occidente muto, che ha dimenticato le donne di Kabul e ora chiude gli occhi davanti alle ribelli di Teheran“. Cossutta continua: “La Casa internazionale delle donne e tutte le femministe sono al fianco delle sorelle iraniane: terremo accesi i riflettori sulla violenza talebana, sulle violenze in Iran e in tutto il mondo”.

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