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Gabon, crescono le imprenditrici del web

Pubblicato:25-05-2021 15:37
Ultimo aggiornamento:25-05-2021 18:37
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ROMA – Esperte di infografica, e-commerce, community management e reputazione online. In sette casi su dieci capaci di inserirsi presto nel mondo del lavoro, in tre su dieci come freelance o imprenditrici di se stesse. Numeri di DigieWomen School, un centro di formazione cresciuto in Gabon e rivolto alle giovani.

Con l’agenzia Dire ne parla la fondatrice e amministratrice delegata, Christine Baguela Soro, ospite oggi di un webinar del Programma diaspore della Luiss Guido Carli. Il tema è ‘Data Science to Support a Changing World’, una riflessione su come l’elaborazione e l’analisi dei numeri possano offrire nuove opportunità di conoscenza e sviluppo sociale.

“Oltre alle attività formative ordinarie, organizziamo Open Day riunendo esperti di tecnologie digitali di diversi Paesi d’Africa” dice Soro. “Sono anche occasioni per fornire raccomandazioni ai governi del continente perché adottino le scelte migliori, anche in tempi di Covid-19, quando ormai tutte le organizzazioni sono costrette a ripensare e a rafforzare il digitale”.


Christine Baguela Soro foto da facebook

Gli incontri sono stati sostenuti da personalità della politica e delle istituzioni, dall’ambasciata del Gabon in Francia a Daniele Sassou Nguesso, nuora del presidente della Repubblica del Congo. Soro sottolinea che negli anni sono state sviluppate sinergie con le agenzie delle Nazioni Unite, il governo ed enti pubblici come eGabon o il Comune di Libreville. Il punto vero, però, sono i risultati dei corsi. “Da quando abbiamo cominciato nel 2018 abbiamo formato più di 600 studentesse” dice la fondatrice di DigieWomen: “Circa il 70 per cento si inseriscono nel mercato del lavoro, mentre il 30 per cento diventano professioniste freelance o imprenditrici in proprio”.

In primo piano, durante il webinar del Programma diaspore, la cooperazione tra le università e la condivisione delle conoscenze a livello internazionale. “Sarebbe bello aprire un canale con l’Italia per offrire alle nostre studentesse corsi che oggi non abbiamo” dice Soro. In gioco ci sarebbero sia le pari opportunità, da garantire a sud come a nord del Mediterraneo, sia la capacità di rispondere alle evoluzioni del mercato.

Sottolinea Soro: “Anche in tempi di pandemia, con laboratori a distanza e piattaforme di e-learning, in Gabon potremmo far scoprire alle ragazze nuove materie e competenze mettendole al passo con le trasformazioni del mondo globale contemporaneo“.

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