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Tg Ambiente, edizione del 24 novembre 2020

E' online l'edizione settimanale

Pubblicato:24-11-2020 14:20
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 20:37

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– OMM: COVID NON FRENA CO2, LIVELLI RESTANO RECORD

Il Covid e i lockdown non hanno ridotto i livelli di anidride carbonica nell’atmosfera. Lo stabilisce l’Organizzazione meteorologica mondiale delle Nazioni unite nel suo bollettino annuale. Il rallentamento industriale dovuto alla pandemia “non ha frenato i livelli record di gas serra che intrappolano il calore nell’atmosfera”, segnala l’agenzia Onu, con una riduzione che non è maggiore delle normali fluttuazioni di anno in anno. I livelli di anidride carbonica hanno visto un altro picco nel 2019 e la media globale annuale ha superato la soglia significativa di 410 parti per milione di CO2. “L’ultima volta che la Terra ha sperimentato una concentrazione comparabile di CO2 è stato 3-5 milioni di anni fa, quando la temperatura era di 2-3 gradi più calda e il livello del mare era di 10-20 metri più alto di adesso. Ma non c’erano 7,7 miliardi di abitanti”, segnala Petteri Taalas, segretario generale OMM.

– PIANO TERNA 2021-2025, 8,9 MLD INVESTIMENTI ITALIA

Con il Piano 2021-2025 Terna imprime “una forte accelerazione agli investimenti nelle attività regolate in Italia, che nell’arco di Piano ammonteranno a 8,9 miliardi di euro, il livello più alto mai previsto” dalla società per il nostro Paese, in crescita del 22% rispetto al piano precedente dello scorso marzo. 8,9 miliardi di euro per sviluppare, ammodernare e rafforzare la rete di trasmissione elettrica nazionale, confermando il ruolo della società quale abilitatore di un sistema elettrico sempre più articolato, sostenibile e tecnologicamente avanzato. Nel Piano industriale presentato dall’ad Stefano Donnarumma, inoltre, “continua l’impegno a minimizzare l’impatto visivo e paesaggistico delle infrastrutture elettriche anche attraverso la rimozione nell’arco di Piano di circa 500 km di linee rese obsolete dai nuovi investimenti di sviluppo della rete”.


– IN 20 ANNI 7 MILIARDI PER DISSESTO IDROGEOLOGICO

Ammonta a quasi 7 miliardi la cifra stanziata in 20 anni dal ministero dell’Ambiente per far fronte al dissesto idrogeologico in Italia, per un totale di oltre 6 mila progetti finanziati. Alluvioni con il 48% e frane con il 35% le categorie di intervento piu’ sovvenzionate. Stimato, in base alle richieste caricate nel ReNDiS – il Repertorio Nazionale degli interventi per la Difesa del Suolo – anche un primo importo complessivo necessario per la messa in sicurezza del territorio: le richieste superano i 26 miliardi di euro. A fornire i dati è l’ISPRA, l’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale nel primo rapporto sul ReNDiS. La Sicilia è la regione con il maggior importo finanziato (789 milioni di euro per 542 interventi), seguita dalla Toscana (602 milioni di euro per 602 interventi), dalla Lombardia (598 milioni di euro per 544 interventi) e dalla Calabria (453 milioni di euro per 528 interventi).

– COVID, ORDINANZA SPERANZA: STOP ALLEVAMENTI VISONI

Il ministro della Salute Roberto Speranza ha firmato un’ordinanza che dispone la sospensione delle attività degli allevamenti di visoni su tutto il territorio italiano fino alla fine di febbraio 2021, quando verrà effettuata una nuova valutazione sullo stato epidemiologico. Nelle scorse settimane in Danimarca sono stati uccisi 17 milioni di visoni perché alcuni di loro sono risultati portatori del virus SARS CoV-2 con una mutazione che, potenzialmente, potrebbe mettere a rischio il vaccino contro il CoVid-19. Casi di contaminazione tra i mustelidi sono stati trovati anche in altri Paesi. La misura decisa da Speranza aggiunge l’infezione da SARS CoV-2 nei visoni d’allevamento all’elenco delle malattie infettive e diffusive degli animali soggette a provvedimenti sanitari. Pur essendo il numero degli allevamenti in Italia molto ridotto rispetto ad altri Paesi europei, il ministero ha valutato di seguire il principio della massima precauzione in osservanza del parere espresso dal Consiglio Superiore di Sanità.

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