ROMA – Chi perde la madre per femminicidio domestico “è un orfano speciale perché non perde la madre per incidente o malattia ma perché uccisa da colui che doveva amarla e difenderla. È nostro obiettivo intervenire subito affinché il bambino non sia vittima due volte, dell’evento e delle conseguenze”. Così Carla Garlatti, dell’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza, intervenendo in Senato ad un convegno su ‘Gli invisibili, i figli orfani del femminicidio’. “Non siamo all’anno zero, abbiamo degli strumenti e vanno messi a sistema. Serve una banca dati altrimenti non possiamo conoscere il fenomeno, poi dobbiamo mettere a sistema le best practice”, conclude Garlatti.
Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it