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Contro il caro-carburante tir in protesta al porto di Palermo

Sugli scaffali dei supermercati iniziano a scarseggiare i prodotti dell'ortofrutta, mentre oggi si registrano le prime file ai distributori di carburante

Pubblicato:24-02-2022 15:37
Ultimo aggiornamento:24-02-2022 16:30

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PALERMO – La protesta degli autotrasportatori contro il caro-carburante arriva a Palermo. Una decina di mezzi pesanti stazionano nei pressi dell’ingresso al molo Santa Lucia, mentre altri tir sono fermi lungo la strada che costeggia il porto e conduce poi al varco Cristoforo Colombo. La situazione è monitorata dalle forze dell’ordine. La protesta degli autotrasportatori è partita alcuni giorni fa a Catania: epicentro il casello autostradale di San Gregorio.
Sugli scaffali dei supermercati iniziano a scarseggiare i prodotti dell’ortofrutta, mentre oggi si registrano le prime file ai distributori di carburante.

MUSUMECI: “ROMA INTERVENGA SUBITO

Il permanere della vertenza degli autotrasportatori per il caro carburanti rischia di appesantire, ancora di più, una situazione economica già difficile nelle regioni meridionali. Situazione che si sta aggravando anche a causa del conflitto in Ucraina, ma che coinvolge tutte le nazioni europee e quindi anche noi. Per questo motivo, dopo avere sentito il collega governatore della Puglia Michele Emiliano, abbiamo concordato con il presidente della Conferenza della Regioni, Massimiliano Fedriga, di intervenire sul governo nazionale: servono provvedimenti urgenti e risolutivi“. Lo dice il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci.

COLDIRETTI SICILIA: “IL BLOCCO DEI TIR DANNEGGIA L’AGRICOLTURA

Il blocco dei tir sta facendo peggiorare la situazione dell’agricoltura siciliana di ora in ora”. Lo afferma Coldiretti Sicilia in riferimento allo stop del trasporto gommato che dura ormai da giorni. “In questo momento siamo in piena campagna agrumicola – aggiunge Coldiretti – . Significa che c’è il lavoro di un intero anno di migliaia di persone che sarà buttato non solo perché è bloccato nell’Isola ma soprattutto perché stanno fioccando le disdette di ordini che vengono siglati con paesi esteri. In parole povere sugli scaffali della grande distribuzione organizzata non ci sarà un agrume siciliano compreso il famoso Limone Interdonato così come gli ortaggi tra cui il pomodoro di Pachino. Bloccando la raccolta e il confezionamento di tutte le produzioni si ferma l’intero sistema economico: la gente sta a casa”.


Secondo Coldiretti Sicilia “le proteste vanno fatte con le giuste modalità e il supporto delle istituzioni regionali a chi non mostra certo le regole è davvero un comportamento che dà le spalle a tutto il sistema agricolo siciliano – si legge in una nota -. Non c’è un solo comparto che non stia subendo i contraccolpi di questa situazione. Da quello zootecnico, con latte, formaggi yogurt e animali da vita bloccati, a quello ortofrutticolo fino ai frutti tropicali su cui gli agricoltori hanno investito proprio perché esportati”

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