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Crosetto ai militari: “Noi italiani siamo diversi, rispettiamo e non ci sentiamo superiori”

Il ministro della Difesa è a Malbork in Polonia dove è arrivato per portare il suo saluto al contingente e dopo esser stato sulla Nave Marceglia

Pubblicato:23-12-2023 17:42
Ultimo aggiornamento:23-12-2023 19:00
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MOLBORK – “Vi porto gli auguri di un buon Natale, sono qui per mostrarvi la vicinanza della Repubblica a chi lavora in queste feste lontano dagli affetti. Sono qui per ricordare che c’e’ un pezzo del Paese che lavorera’ lontano da casa, chi negli ospedali, sui mezzi pubblici, nelle stazioni di polizia o carabinieri. Voi fate un lavoro molto particolare che consente al nostro Paese di avere riconoscenza da un’altra Nazione. La Polonia ha un motivo per ringraziare l’Italia. Noi italiani siamo diversi, e succede anche a Gaza, in Iraq, in Afghanistan. Non ci sentiamo superiori, rispettiamo“. Lo ha detto il ministro della Difesa, Guido Crosetto, a Malbork in Polonia dove e’ appena arrivato per portare il suo saluto al contingente e dopo esser stato stamane su Nave Marceglia. Un pensiero rivolto alla specificità riconosciuta agli italiani nel mondo e al lavoro delle nostre Forze Armate. Una visita a poche ore dal Natale su questi confini mai dimenticati in cui l’Alleanza atlantica garantisce difesa aerea e deterrenza rafforzata. Prima di incontrare i militari schierati nell’hangar il ministro della Difesa ha scambiato doni e saluti con il Comandante del centro operazioni aeree della Polonia Ireneusz Starzynski.

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“Garantiamo azione di difesa e deterrenza che per questi Paesi in questo momento sono piu’ importanti di quel che pensiamo- ha aggiunto- sono spaventati dopo quanto accaduto in Ucraina. Non saranno mai sole queste Nazioni”.
Ha concluso parlando di “famiglia della Difesa, io me ne sento parte. Ho fatto un regalo ai figli dei vostri colleghi caduti, l’ho fatto a nome vostro non a nome di Guido Crosetto“. Cosi a Natale arriveranno gli orecchini a una figlia di un militare dell’Esercito, o il regalo al fratellino della piccola morta nell’incidente delle Frecce Tricolori.
“Vi abbraccio”, ha concluso Crosetto e l’abbraccio e’ una stretta di mano e una foto con le bandiere e il tricolore insieme agli uomini e alle donne in divisa.


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