NEWS:

Giustizia, Valente (Commissione femminicidio): “Evitare forza pubblica sui minori”

"La Cassazione dice chiaramente che anche dove non vi sia violenza deve essere messa al centro la volontà del minore"

Pubblicato:23-12-2021 19:46
Ultimo aggiornamento:23-12-2021 19:46
Autore:

valeria-valente
FacebookLinkedInXEmailWhatsApp

ROMA – “L’utilizzo della forza nel procedimento civile l’abbiamo limitata a quei casi, in extrema ratio, in cui viene messa a rischio l’incolumità psico-fisica del minore, ma va scongiurata ed evitata in tutti i modi. L’uso della forza pubblica deve essere limitato solo in casi in cui sia assolutamente indispensabile“. Così la senatrice Valeria Valente, presidente della Commissione d’inchiesta sul femminicidio, intervistata dalla Dire, ha commentato l’intervista esclusiva alla testata rilasciata da Melita Cavallo, già presidente del Tribunale per i minorenni di Roma sui casi di mamme accusate di alienazione parentale che perdono i loro figli, prelevati in modo forzato per essere collocati in case famiglia o presso i padri, spesso accusati di violenza domestica, che questi bambini temono e rifiutano.

Aggiunge Valente a questo proposito: “La convenzione di Istanbul dice con chiarezza che un padre violento non è buon padre e deve essere allontanato dal minore e il bambino deve esser messo in sicurezza”. E proprio sull’interesse del minore la Cassazione si è espressa con chiarezza, ha ricordato la senatrice, spiegando nessi e priorità nel rapporto tra l’ascolto del bambino e il principio della bigenitorialità.

“La Cassazione dice chiaramente che anche dove non vi sia violenza deve essere messa al centro la volontà del minore, ascoltarlo e prestare attenzione. L’interesse del minore- ha sottolineato Valente- potrebbe non coincidere con l’esigenza di mantenere il rapporto con entrambi genitori e potrebbe essere prevalente il mantenimento del rapporto con il genitore con cui il minore dichiara di voler stare. Il danno infatti che potrebbe avere da questo allontanamento- ha concluso- sarebbe superiore a quello di non avere rapporto con uno dei due genitori”.


Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it