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Renzi ‘corteggia’ la sindaca Conti: sarà sul palco alla Leopolda

La prima cittadina di San Lazzaro - che ha reso gratuti per tutti gli asili nido- non ha ancora sciolto le riserve sul suo futuro politico

Pubblicato:23-09-2019 13:50
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 15:44

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BOLOGNA – Per il momento ha preso tempo. La dem Isabella Conti, sindaco di San Lazzaro di Savena, nel bolognese, non ha ancora sciolto le riserve sulla sua adesione o meno alla nuova formazione politica di Matteo Renzi, Italia viva. Pur essendo molto vicina all’ex segretario Pd, tanto da essere chiamata a tenere una lezione alla scuola politica estiva per giovani under 30 di Renzi a fine agosto, Conti ha detto che deciderà dopo essere stata alla prossima Leopolda, in programma dal 18 al 21 ottobre a Firenze, per valutare se “ci sono contenuti, progetti politici e valori”. Palco su cui Conti salirà, tra l’altro, come oratrice. A dirlo è lo stesso Renzi, che nel frattempo continua a ‘corteggiarla’. E dopo aver detto nei giorni scorsi che “sentirete ancora parlare di Isabella”, ieri sera durante un’intervista a ‘Non è l’Arena’ su La7 è tornato a tessere le sue lodi. “C’è una sindaca a San Lazzaro di Savena, si chiama Isabella Conti- dice Renzi- che è la prima sindaca in Italia ad aver fatto i nidi gratis per tutti. E sapete come ha fatto? Combattendo contro l’evasione. Ecco, io sono molto contento che alla prossima Leopolda sarà proprio lei a spiegare com’è riuscita a creare un sistema gratuito di asili nido nel suo Comune”.

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Ha già aderito a Italia viva l’ex sindaco dem di Sasso Marconi Stefano Mazzetti che stamattina a Punto radio ha presentato il nuovo progetto renziano raccontando di “persone che mi contattano e dicono che voglio stare in questo partito” che ha l’ambizione di attrarre “chi non vota Pd”. Mazzetti insomma non teme di restare da solo: “In questi giorni- dice- ci sono altri che faranno” la scelta di seguire Renzi, e dunque “non sarò solo, avrò amici: quanti lo scopriremo in corso d’opera”. E non per forza dev’esserci un esodo dem: “Non è che un partito si costruisce sulla base di quelli che escono da un altro. Il tema di chi chi esce da un partito è importante ma- avverte l’ex primo cittadino- non è deciviso, perchè non votano i dirigenti, ma gli elettori e questo progetto non è fatto con l’idea di sezionare il Pd, come qualcuno può pensare, ma per fare in modo che quelli che non votano il Pd abbiano soggetto politico a cui avvicinarsi”.


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