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Multa di 3.000 euro e nave ferma per 20 giorni, Sea-Eye 4: “La legge Piantedosi è contraria al diritto internazionale”

Per la nave della ong è scattato anche il blocco amministrativo: dovrà restare ferma per 20 giorni nel porto di Salerno. L'accusa al governo: "È una legge solo contro di noi e punisce azioni umane"

Pubblicato:23-08-2023 14:05
Ultimo aggiornamento:24-08-2023 15:53

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NAPOLI – “Siamo nuovamente acusati di aver effettuato diverse operazioni di salvataggio. Se non lo avessimo fatto, le persone avrebbero perso la vita“. A parlare è Gorden Isler, presidente di Sea-Eye e.V., l’ong che ha soccorso 114 migranti nelle zone di ricerca e salvataggio libiche e maltesi, sbarcati ieri nel porto di Salerno. L’organizzazione fa sapere che è stata inflitta una multa di circa 3mila euro e che la nave Sea-Eye 4, a causa di un fermo amministrativo, non potrà lasciare il porto di Salerno per 20 giorni.
I soccorritori sono accusati di ripetuta violazione della nuova legge italiana entrata in vigore nel febbraio 2023“, viene spiegato in una nota.

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LA NAVE DOVRÀ RIMANERE NEL PORTO DI SALERNO PER 20 GIORNI

Sea Eye ricorda che le persone arrivate a Salerno, soccorse tra il 17 e il 18 agosto, avevano già trascorso “fino a cinque giorni in mare” e che nessuna delle tre imbarcazioni che le trasportava era riuscita a raggiungere un “luogo sicuro”. Sull’ultima, in particolare, raggiunta lo scorso 18 agosto, quattro persone a bordo erano già prive di sensi e una non rispondeva da più di un giorno.
L’ong, intanto, ribadisce che si tratta “già del secondo fermo per Sea-Eye 4 quest’anno”. E, ricorda, “martedì mattina è stata bloccata anche la nave di salvataggio spagnola Open Arms, mentre lunedì la nave Aurora di Sea-Watch è stata posta in detenzione amministrativa. Le accuse sono sempre le stesse: violazione della legge Piantedosi del 24 febbraio 2023”.


“LA LEGGE PIANTEDOSI È SOLO CONTRO DI NOI ED È CONTRARIA AL DIRITTO INTERNAZIONALE”

Poi Sea-Eye fa il punto su quanto sta accadendo nel Mediterrano: “Sono ormai più di 2.100 le persone morte nell’anno in corso nel tentativo di attraversare il Mar Mediterraneo per cercare rifugio in Europa”.
“È importante tenere presente che questa legge – dice Isler – è stata scritta esclusivamente per le organizzazioni di soccorso in mare. È contraria al diritto internazionale, che obbliga un capitano a soccorrere le persone in pericolo in mare. I legislatori italiani hanno costruito un meccanismo per il quale azioni legalmente conformi e umane vengono penalizzate“.

LA SEA EYE ANNUNCIA UN’AZIONE LEGALE

Per l’ong “le organizzazioni di soccorso in mare come Sea-Eye si troveranno così ripetutamente nella situazione di dover decidere se trattenere le proprie navi e tornare indietro dopo la prima missione di salvataggio, oppure se non lasciare indietro nessuno a morire e accettare così l’arresto delle proprie navi“.
“I responsabili di Sea-Eye, Sea-Watch e Open Arms hanno scelto questa settimana di mettere la tutela della vita al di sopra delle loro navi. L’Italia – continua Isler – ora sta punendo questo comportamento e mettendo in pericolo la vita di molte persone che rimangono indifese alla mercé del mare”.
Anche la Sea-Eye – viene fatto sapere – intenterà una causa contro il nuovo provvedimento.
Intanto, non è stata ancora presa alcuna decisione sulla causa precedentemente intentata contro la detenzione di Sea-Eye 4 a Ortona.

FERMATI DUE PRESUNTI SCAFISTI: AVREBBERO FATTO ENTRARE IN ITALIA 38 STRANIERI

La polizia ha proceduto al fermo di due persone – un cittadino palestinese e uno egiziano – indagate per aver organizzato e gestito l’ingresso illegale nel territorio nazionale di 38 stranieri, in prevalenza provenienti dal Bangladesh. L’intervento è stato eseguito a Salerno: i migranti sbarcati nel porto cittadino erano, insieme ad altre 76 persone, a bordo della nave Sea-Eye 4, che ha raggiunto la Campania dopo tre interventi di salvataggio in zone libiche e maltesi.
Intanto, la Capitaneria di porto di Salerno conferma di aver proceduto, insieme alla Squadra mobile e agli agenti di Digos e polizia di frontiera, con l’ausilio della guardia di finanza, al fermo amministrativo della nave Sea-Eye 4, una volta completate le operazioni di sbarco e di assistenza. Il comandante della nave è stato sanzionato e la nave utilizzata per commettere la violazione dovrà fermarsi per 20 giorni al porto di Salerno.

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