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Incidenti bici-tir, riparte il tam tam: sensori per l’angolo cieco. Il Governo ci pensa

A Milano in otto mesi cinque ciclisti sono morti dopo essere stati travolti da mezzi pesanti: si torna a parlare di prevenzione e della possibilità di installare sensori per 'coprire' l'angolo cieco dei Tir

Pubblicato:23-06-2023 14:41
Ultimo aggiornamento:23-06-2023 14:53
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MILANO – “È una proposta che va approfondita, non si può considerare una proposta priva di senso”. Così Galeazzo Bignami, viceministro Infrastrutture e Trasporti, a 24 Mattino su Radio 24 riguardo l’introduzione di sensori dell’angolo cieco sui Tir che circolano nelle città, dopo il quinto investimento mortale in otto mesi ieri a Milano.

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“Il problema dell’angolo cieco è un problema che sicuramente esiste. L’episodio accaduto ieri non è il primo, temiamo anche non l’ultimo di una serie di sinistri mortali determinati proprio da una difficoltà nel riuscire a rilevare la presenza di soggetti- spiega Bignami- in questo caso di ciclisti che trovandosi in adiacenza in mezzi di manovra si espongono a un rischio grave e dall’altra parte il conducente non riesce a rilevare la presenza di queste persone proprio a causa dell’angolo cieco. Soltanto tramite un ausilio come i sensori si potrebbe rilevare, un po’ come gli strumenti che si usano oggi per parcheggiare. Una proposta che deve essere considerata, perché diversamente si rischia che questa continua sovrapposizione su medesimi contesti urbanizzati, sia per strumenti di urbanità dolce come le biciclette, sia per i mezzi pesanti, si continui a non rendere non più compatibile la presenza di entrambi”, conclude Bignami.

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