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Casaleggio toglie piattaforma Rousseau al M5S? Conte ha già trovato la sede e tra poco anche la ‘casa digitale’

L'editoriale di Nico Perrone per Dire Oggi

Pubblicato:23-04-2021 17:20
Ultimo aggiornamento:23-04-2021 17:20

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ROMA – “L’Associazione Rousseau cambia strada. La scelta è dolorosa, ma inevitabile”, e “oggi non è più possibile sostenere le spese necessarie per il personale che lavora quotidianamente ai 19 servizi di cui il Movimento 5 Stelle usufruisce… stare insieme deve essere una scelta reciproca e deve presupporre rispetto e assunzione di responsabilità da ambo le parti. E questo, purtroppo, non si è verificato”. Così l’associazione Rousseau di Davide Casaleggio che ufficializza la rottura con il M5S a guida Giuseppe Conte. Da parte sua il leader indicato da Beppe Grillo ha già trovato una sede a due passi dalla Camera dei Deputati per il Movimento e presto arriverà anche la nuova ‘casa digitale’, una nuova piattaforma a disposizione dei ‘grillini’. Una curiosità: la sede si trova nell’edificio che, oltre 10 anni fa, era il quartiere generale dell’Api di Francesco Rutelli. L’Alleanza per l’Italia (ApI) è stato un partito politico italiano, nato nel novembre 2009 per iniziativa del leader della Margherita ed ex cofondatore del Partito Democratico, di Bruno Tabacci e di altri esponenti della società civile.

“Oggi siamo a terra, ma ci rialzeremo perché noi siamo Movimento” fa sapere l’Associazione Rousseau, che prosegue: “Abbiamo pensato fino all’ultimo che si sarebbe usciti dall’ambiguità e dal cerchiobottismo per risolvere i problemi in modo concreto, ma non è successo. Sarà un futuro difficile e in salita, ma coerente, sfidante e intellettualmente onesto come siamo sempre stati”.

Ciò detto, “sinceramente, non avremmo mai immaginato di dover vivere una situazione di questo tipo. È avvilente dover mandare in cassa integrazione le persone che, in questi anni, hanno lavorato con sacrificio e dedizione assoluta per consentire ad altri di entrare nelle istituzioni”. Ma Casaleggio non molla e rilancia la sfida: “Lavoreremo, quindi, per mantenere il percorso civico costruito in questi 15 anni affinché quel principio di piramide rovesciata, nella quale crediamo profondamente, mantenga la sua forza e ci impegneremo per individuare soluzioni necessarie per sviluppare le sedi digitali tematiche e territoriali che abbiamo progettato con gli attivisti, ma anche per dare seguito alle iniziative disegnate in questi tre mesi straordinari con gli Ambasciatori della Partecipazione”.


Parole dure che provocano la reazione del M5S: “La democrazia diretta, la partecipazione, il coinvolgimento degli iscritti nelle decisioni non dipendono dal singolo strumento utilizzato ma dalla volontà del Movimento 5 Stelle di affidarsi alla democrazia diretta avvalendosi prioritariamente di strumenti digitali. Questa volontà rimane invariata, il nostro cuore pulsante è la democrazia diretta, qualunque sia lo strumento utilizzato”, sottolinea il M5s e aggiunge: “Le scelte dell’associazione Rousseau dell’ultimo anno evidenziano la volontà di quest’ultima di svolgere una parte attiva e diretta nell’attività politica. Questa volontà è incompatibile con una gestione ‘neutrale’ degli strumenti che devono servire ad attuare la democrazia diretta nel Movimento. Il Movimento 5 Stelle, nell’ambito del nuovo progetto politico in corso di definizione, ha pertanto avviato tutte le procedure necessarie per dotarsi degli strumenti digitali necessari ad assicurare la partecipazione degli iscritti al Movimento 5 Stelle ai processi decisionali”.

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