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Roma, Italia Viva rompe con Azione: “Dopo il voto a Raggi le nostre strade si separano”

Italia Viva non ha digerito la nomina dell'ex sindaca a presidente della commissione per il dossier Expo 2030

Pubblicato:23-02-2022 18:46
Ultimo aggiornamento:23-02-2022 20:08

raggi
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ROMA – “La scelta dei consiglieri comunali di Azione di votare per Virginia Raggi come presidente di una commissione strategica come quella che seguirà il dossier Expo 2030 crea una frattura profonda con noi. Anche perché si tratta dell’ennesima decisione che viene presa sopra la nostre teste senza alcune condivisione o comunicazione, né prima né dopo. Anzi, ancora ieri i consiglieri di Azione mentivano pubblicamente sul voto dato alla Raggi. Siamo dunque costretti a separare le nostre strade nel consiglio comunale di Roma perché, a differenza degli amici di Azione, restiamo fedeli ai valori espressi in campagna elettorale e non accettiamo accordi per aiutare la Raggi a garantirsi un futuro, dopo aver creato così tanti problemi al presente di Roma”. Così i consiglieri capitolini Valerio Casini e Francesca Leoncini (Italia Viva) in una nota. “Ci siamo candidati al fianco di Carlo Calenda– spiegano- accentando la sfida di rinunciare alle liste di partito per creare una lista civica che unisse i riformisti della Capitale, con una priorità assoluta: cancellare il malgoverno di Roma che l’esperienza fallimentare di Virginia Raggi ha causato. Siamo stati i suoi principali e più fieri avversari della amministrazione di Virginia Raggi attaccando le esitazioni del PD e ripetendo ai romani migliaia di volte che mai avremmo sostenuto in alcun modo chi ha in cinque anni messo in ginocchio la Capitale, dalle Olimpiadi fino ai rifiuti. Il fatto – record – che la sindaca uscente sia rimasta fuori dal ballottaggio arrivando addirittura quarta è la dimostrazione che la maggioranza dei romani la pensava e la pensa come noi”.

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“Sottoscrivere oggi un accordo al ribasso per garantire alla Raggi una poltroncina di consolazione con strutture e risorse del Comune a disposizione così da consentirle i mezzi per fare politica dal colle del Campidoglio- concludono- è l’ennesima dimostrazione di cosa è diventato il movimento Cinque Stelle che un tempo cavalcava l’anticasta e adesso insegue poltroncine o sgabelli di consolazione, dopo la sconfitta elettorale. Il fatto che Calenda condivida questo modo di fare politica ci appare profondamente incoerente rispetto a ciò che abbiamo detto in campagna elettorale. E ingiusto, profondamente ingiusto, per i tanti elettori che avevano creduto in lui e in noi come diversi, alternativi ai grillini”. 


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LA REPLICA DELLA LISTA CALENDA: “SOLO UN PRETESTO”

“Prendiamo atto dell’uscita dei consiglieri Casini e Leoncini dal gruppo consiliare ‘Calenda sindaco’ con amarezza ma senza sorpresa“. Lo scrivono in una nota i consiglieri della Lista Civica Calenda Sindaco Flavia De Gregorio, Francesco Carpano e Dario Nanni. “Il motivo di questa decisione risiede nella mancata elezione del consigliere Casini alla presidenza della Commissione speciale per il Giubileo del 2025 – sottolineano gli esponenti della Lista Calenda – Consideriamo infatti un pretesto le obiezioni sollevate riguardo alle modalità dell’elezione dei presidenti delle Commissioni speciali, e immaginiamo che non avrebbero destato la stessa indignazione se il consigliere Casini fosse stato candidato a quella della Commissione dedicata al Giubileo. Modalità, lo ricordiamo, che si usano per prassi in qualsiasi istituzione rappresentativa – dal consiglio comunale al Parlamento – e con cui sono stati eletti i Consiglieri Casini e Leoncini alla carica di vicepresidente nelle rispettive Commissioni permanenti”.

La nota prosegue: “Tuttavia, questo evento chiama ciascuno di noi alla necessità di ricordare alcuni fatti oggettivi. Dopo aver accolto nella lista civica Calenda Sindaco, risultata la più votata, con oltre 193mila preferenze, che arrivano a 220mila se si aggiungono quelle raccolte dal solo candidato sindaco – i candidati di Italia Viva, Carlo Calenda li ha convintamente e attivamente sostenuti tutti, non solo quelli risultati eletti – durante tutta la campagna elettorale per le elezioni comunali. Vogliamo inoltre ricordare ai nostri colleghi che in occasione delle ultime elezioni suppletive per la Camera dei Deputati nel collegio Roma 1, Azione ha ritirato la sua candidata, Valentina Grippo, sostenendo ancora una volta la corsa dello stesso Valerio Casini con generosità e convinzione. Siamo comunque persuasi che un percorso comune dei riformisti sia nell’interesse dei romani e della città, ma altrettanto convinti che non ci siano attualmente i presupposti per continuare questa strada insieme. Su questo concordiamo con i nostri colleghi”, concludono gli esponenti della Lista Civica Calenda Sindaco.

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