ROMA – Sono oltre cinque milioni gli operatori del terziario, che oggi incroceranno le braccia per lo sciopero indetto da Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs per i settori del Terziario, Distribuzione Moderna Organizzata, Distribuzione Cooperativa. Alberghi, Pubblici Esercizi, Ristorazione Collettiva e Commerciale, Agenzie di Viaggi e Aziende Termali.
Inflazione, salari che non aumentano e in primis lo stallo del contratto, che non viene rinnovato da tre anni, sono i motivi che hanno spinto il settore a scioperare a poche ore dalla vigilia di Natale. Secondo la nota della Cgil, oggi si manifesterà a Milano, Roma Napoli, Cagliari e Palermo. “Una situazione insostenibile” scrivono “dovuta alle posizioni delle associazioni datoriali e delle imprese che non vogliono riconoscere aumenti retributivi necessari a contrastare l’inflazione, come previsto dagli Accordi Interconfederali, e pretendono di manomettere diritti acquisiti, come scatti di anzianità, quattordicesima, permessi retribuiti, per elencarne alcuni, chiedendo interventi per aumentare la flessibilità, in settori dove invece servono, come richiesto unitariamente da Filcams, Fisascat e Uiltucs, orari che permettano la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, norme per il contrasto alla violenza di genere e di sostegno alla genitorialità, misure per contrastare la precarietà, a partire dal consolidamento e aumento dell’orario contrattuale per i tanti part time involontari presenti”.
Lo sciopero riguarderà i lavoratori e le lavoratrici del turismo, del comparto alberghiero, delle agenzie di viaggio, del settore termale, della ristorazione e della distribuzione organizzata (come i supermercati).
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