NEWS:

‘Educazione alle relazioni’, 30 ore all’anno fuori dall’orario scolastico: il piano di Valditara

Le scuole potranno aderire su base volontaria. Centrali saranno i gruppi di discussione nelle classi

Pubblicato:22-11-2023 15:58
Ultimo aggiornamento:22-11-2023 15:58
Autore:

giuseppe_valditara
FacebookLinkedInXEmailWhatsApp

ROMA – Trenta ore annuali che coinvolgeranno gli studenti delle scuole superiori di secondo grado, attraverso gruppi di discussione coordinati dai docenti. Prende forma il piano di ‘Educazione alle relazioni’ presentato oggi al Senato dal ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara. Il progetto, che si sviluppa sulla base delle linee guida di ‘Educazione al rispetto’ elaborate nel 2015, ha preso le mosse dopo le tragiche violenze della scorsa estate a Palermo e Caivano.

LEGGI ANCHE: Femminicidio, Valditara: “Nel libro di Amadori non c’è una sola frase contro le donne”

LE CARATTERISTICHE DEL PIANO

Il progetto, ha spiegato il ministro, si sviluppa su più piani. Se a partire dalla elementari gli alunni affronteranno il tema del contrasto alla violenza di genere nell’ambito dell’educazione civica, il progetto specifico è rivolto solo alle scuole superiori. Lì, le scuole che volontariamente vorranno partecipare alla sperimentazione, attiveranno dei gruppi di discussione coordinati da un docente che avrà una formazione specifica, secondo un programma del Mim predisposto con l’Ordine degli psicologi.


Il ministro Valditara ha spiegato poi che verranno spiegati anche gli effetti penali di determinati comportamenti. I gruppi di discussione potranno essere supportati da esperti qualificati come psicologici, operatori. L’ordine degli psicologi eseguirà poi un monitoraggio sulla base dei risultati. L’intenzione, ha aggiunto Valditara, è poi realizzare dei presidi territoriali a servizio delle scuole. Il progetto sarà finanziato con 15 milioni di euro di fondi Pon.

VALDITARA: “DOBBIAMO DIRE BASTA A RESIDUI CULTURA MACHISTA

Occorre dire basta in modo drastico e totale a quei residui di cultura machista che ancora inquinano il nostro Paese– ha aggiunto Valditara-È inaccettabile che la donna debba subire quotidianamente vessazioni e violenze, fino ad arrivare ai tragici fatti di questi giorni. Proprio per questo mi è venuta in mente l’idea di creare all’interno delle scuole dei gruppi di discussione. L’elemento più impattante per far emergere i problemi e confrontarsi. La scuola si occupa del fenomeno culturale: quel maschilismo della nostra società che ancora si manifesta in tante situazioni della nostra vita quotidiana, nelle scuola, nel lavoro”.

Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it